Una piccola odissea personale fatta di incontri, di scoperte, di sconfitte e di viaggi, da Bologna alla Francia e dalla Francia al Mediterraneo e poi Spagna e Algeria all’inseguimento dell’amore. La scoperta de Lo straniero di Albert Camus, e l’eterno conflitto tra uomo naturale e uomo sociale. In questo spettacolo si intrecciano e si confondono il passato e il presente. E poi, si prepara couscous. Perché, in fondo, pasta e couscous sono la stessa cosa: sapori della memoria di un’esperienza che vivono nel presente. Forse, prima di nascere, Stefano delle Ariette ha passato qualche tempo in Algeria. Forse, in un’altra vita. Perché il tempo non passa. Siamo noi che passiamo.