Sogno di una notte di mezza estate
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Quando: 24/01/2015 ore 21:00
Dove: Novoli, Teatro Comunale (Piazza Regina Margherita)
Prezzo ingresso: 7 e 10 euro




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Con Sogno di una notte di mezza estate prosegue la seconda edizione della stagione del Teatro Comunale di Novoli, in provincia di Lecce, promossa da Comune di Novoli, Fondazione Focara, Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con Factory Compagnia Transadriatica e il sostegno di Società Agricola Calcara e Cantine de Falco.

Dalle 21 (biglietti 7 e 10 euro) il sipario si aprirà sulla visionaria commedia shakespeariana nella versione della compagnia salentina Factory, con la regia di Tonio De Nitto, che ritorna in scena dopo tre anni e circa 100 repliche, in occasione del “Giubileo Shakespeariano” che si celebrerà fino al 2016 in tutto il mondo per omaggiare il genio di Stratford. Nato all’interno di un progetto speciale di cooperazione delle Regioni Puglia e Abruzzo con i Paesi dei Balcani nell’ambito del programma NPPA Interreg IIII Cards Phare Factory, lo spettacolo è stato riallestito grazie al sostegno del progetto Teatri Abitati – una rete del contemporaneo e di Terrammare Teatro. Sul palco nove interpreti provenienti da diversi Paesi: Angela De Gaetano, Chiara De Pascalis, Enrico Di Giambattista, Nikola Krneta, Milivoje Lakic, Ana Mulanovic, Luca Pastore, Andrea Simonetti e Fabio Tinella.

Questo sogno è come un grande cartoon, dove gesti meccanici e burattineschi si ripetono di continuo lasciando che gli attori li facciano credere ogni volta unici. Nel delicato intreccio, sei personaggi rincorrono l’amore, lo confondono e giocano sotto un influsso magico. Ma che cos’è l’amore se non un incantesimo capriccioso? E poi ci sono strane apparizioni, creature indefinibili, siparietti musicali ed improbabili attori alle prese con un’altra tragicomica commedia. Ce n’è abbastanza per far emergere tutta l’ambiguità del testo shakespeariano, l’amore si, quello giovane e spassionato, ma anche gli scherzi del destino e le allusioni ad una dimensione di violenza e prevaricazione nascosta dietro il rapporto amoroso. La lingua shakespeariana è attraversata dalle molte lingue che compongono lo spettacolo che, senza mai far perdere il filo, giocano a restituire i differenti piani dell’azione: la spigolosità del serbo-croato per le schermaglie di Oberon e Titania, l’improbabile inglese usato ogni tanto come lingua comune e inflazionata, il continuo gioco di cambi e scambi degli amanti che sotto influsso magico perdono e scambiano anche la propria connotazione linguistica, la musica stessa e le canzoni si sostituiscono in più di una scena all’originale drammaturgia di Shakespeare.




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