Lunedì 12 e martedì 13 agosto il SEI Festival torna al Castello Volante di Corigliano d’Otranto per due serate internazionali da non perdere. Lunedì 12 (ore 21:30 – ingresso 27 euro + dp) sul palco la band statunitense Beach Fossils, che mescola jangle-pop e post-punk e ha raggiunto i sette milioni di ascoltatori mensili complessivi su tutte le piattaforme online, e il trio anglo|italiano Bar Italia, uno dei progetti più interessanti della nuova scena europea. I Beach Fossils sono stati protagonisti di festival importanti come Coachella, Bonnaroo, Primavera e Posty Fest, e hanno registrato il tutto esaurito in date da headliner a Brooklyn Steel, The Wiltern e Thalia Hall. In scaletta la band presenterà tra gli altri i brani di Bunny, cd uscito nel giugno 2023, che rappresenta un’evoluzione straordinaria del suono nel corso degli anni. Il disco trae elementi dalla malinconia stridente di What a Pleasure, dagli arrangiamenti lussureggianti di Somersault e dai brani grintosi e di ispirazione post-punk di Clash the Truth. Contiene i testi più vulnerabili mai scritti dal leader Dustin Payseur, che ha scelto di essere onesto e di offrire uno sguardo profondo nel suo mondo emotivo. Dalle toccanti parole sulla battaglia contro il cancro di un membro della famiglia, alla gioia di essere padre, fino al semplice piacere di fumare una sigaretta dal finestrino di un’auto con gli amici, questo è il lavoro più vivido e personale della band fino ad oggi. La storia del successo internazionale dei Bar Italia (che prende il nome da un locale di Londra), è quella di una vita che cambia all’improvviso, per caso. Aperto 7 giorni su 7, dalle 7 del mattino alle 4 di notte, è uno dei luoghi iconici della vita notturna londinese. Da qualche tempo, Bar Italia è anche il nome di un trio formato da Jezmi Tarik Fehmi, Sam Fenton e Nina Cristante. Nel 2023 è uscito The Twits, secondo disco dopo Tracey Denim. Due dischi diversi tra loro, ma accomunati da una certa aura di mistero nelle canzoni, capaci di ondeggiare dalle grattate post punk a melodie più sognanti. Una sorta di caos controllato, dal passo obliquo, in maniera simile alle alienazioni dei Dry Cleaning, con qualche elemento sinistro che si muove sullo sfondo senza che riusciamo ad afferrarlo.