Fabbrica delle parole, ovvero una fabbrica di confronti e incontri; fabbrica di pensieri da partecipare e di letture; fabbrica di sguardi e stupori, di riviste e di intellettuali militanti che hanno realizzato “fogli di poesia”; fabbrica di libri, di storie e di futuro che riguardano tante comunità: si configura così questo percorso permanente sull’arte della stampa, che in realtà è un lungo viaggio in cui narrazioni e storie si intrecciano in un itinerario visivo che incontra macchine tipografiche e computer degli albori, caratteri tipografici e altri strumenti che segnano l’evoluzione della tipografia. Ma è anche un luogo vivo, un laboratorio, in cui esperienza e idee si uniscono grazie ad attività didattiche.
Non è un caso che la Fabbrica delle parole si inserisca nel percorso intrapreso dal Convitto Palmieri di Lecce, che con la Biblioteca Bernardini si sta sempre più indirizzando come epicentro di percorsi plurali riguardanti la cultura del libro e la lettura, intesa come processo di rigenerazione delle coscienze e di progettazione di possibili futuri che incontrano anche le arti attraverso mostre, pubblicazioni, teatro, cinema e musica, grazie all’impegno delle associazioni e delle tante realtà coinvolte.
Gli ingressi al museo e la partecipazione al concerto il 20 giugno saranno garantiti a un numero massimo di 51 persone; per prenotarsi telefonare al numero 0832.37.35.76 – ore ufficio, oppure scrivere un messaggio WhatsApp allo stesso numero.
Presentazione e concerto saranno fruibili on line sulla pagina Facebook della Biblioteca Bernardini e La Fabbrica delle parole sarà poi visitabile ogni giorno dalle 8.30 alle 22, per consentire anche a chi frequenterà il centro storico della città in orari serali di potersi immergere in un percorso sorprendente.
Per la prima volta a Lecce il loro ultimo progetto discografico e primo concerto in assoluto dopo il lockdown. Dopo il concerto inaugurale del primo novembre 2019 al Parco della Musica di Roma e un tour nazionale che ha visto protagoniste due affermate realtà del panorama musicale mediterraneo, “Classica”, l’ultimo progetto discografico dei Radiodervish e l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES, approda per la prima voltaa Lecceal Chiostro del Convitto Palmieri dopo la sospensione dell’attività concertistica causata dalla diffusione del Covid-19.
Pubblicato lo scorso 11 ottobre, con il sostegno di Puglia Sounds Record 2019, “Classica” è l’incontro tra mondi sonoritotalmente differenti, quello etnoworld e quello classico sinfonico, due linguaggi musicali in apparenza distanti che si fondono perfettamente pur mantenendo ciascuno la propria identità, in un dialogo di valorizzazione reciproca che dà vita a un unico, inedito racconto: un’originale rilettura dei brani selezionati dal repertorio dei Radiodervish, tra cui anche due cover di grandi cantautori mediterranei, Domenico Modugno e Matteo Salvatore. In scaletta i brani contenuti nell’album: “L’esigenza”, “Erevan”, “Jonas”, “Tancredi e Clorinda”, “Amara terra mia”, “Itaca”, “Il sogno delle lucciole”, “Il Sangre e il Sal”, “Una candela nel buio”, “Marevino”, “Il lamento dei mendicanti”, “L’immagine di te” e altri successi. I brani in programma assumono una nuova, sorprendente veste musicale, grazie ai ricercati arrangiamenti del Maestro Valter Sivilotti, a cui è affidata la direzione dell’OLES. Pianista, compositore e direttore d’orchestra tra i più acclamati della sua generazione, ha composto e arrangiato brani per i più noti artisti della canzone d’autore, del jazz e della musica etnica. Sul palco con l’Orchestra Sinfonica, Nabil Salameh(voce),Michele Lobaccaro (basso e chitarra), Alessandro Pipino(piano e fisarmonica), Pippo Ark D’Ambrosio(batteria e percussioni).
“Classica” è il 13° album per i Radiodervish, storica formazione in attività da oltre vent’anni, da sempre espressione di un’Italia ponte tra Europa e Mediterraneo. Protagonista del nuovo disco dei Radiodervish èl’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES.