Visto il felice esito del primo “esperimento” eettuato nel maggio di quest’anno, questo trio di attori continua l’opera di adattamento in dialetto salentino di alcuni pezzi d’autore, assemblandoli in un unico spettacolo.
Qui -e probabilmente mai come in questo caso- il termine “liberamente ispirato a” diviene la clausola liberatoria della creatività drammaturgica e attoriale. La scelta di far stemperare le vicende rappresentate nel mood salentino, dai vivacissimi e speziati colori, dà la stura a possibilità espressive inesplorate, che diventano così l’elevamento a potenza della comicità.