Prosegue fino al 26 dicembre la programmazione del “Tam Tam. Tamburreddhu Festival”. Organizzato da Dilinò, centro di musiche alternative del Mediterraneo, e Mascarimirì_Scola in collaborazione con Astragali Teatro e Associazione Core de Villani, il festival è stato pensato per valorizzare “lu Tamburreddhu”, strumento principe della tradizione salentina, e confrontarlo con altri strumenti autoctoni dell’area del Mediterraneo.
Giovedì 4 dicembre dalle 18 al Teatro Astragali in via Candido a Lecce spazio a un incontro al quale parteciperanno Claudio “Cavallo” Giagnotti (musicista/produttore) con “Tamburello o Tamburreddhu? Riflessioni su come è cambiato il linguaggio della musica Salentina”, Paolo Pacciolla (musicista ed etnomusicologo del Conservatorio di Vicenza) con “I Tamburi a Cornice nel Mediterraneo”, Gianni Amati (musicista e ricercatore) con “I Tamburi della Murgia”, Maurizio Agamennone (musicologo e docente dell’Università di Firenze) con “Soglie di riconoscibilità. Come mutano gli strumenti, le pratiche e le denominazioni relative”. Alessandro Lorusso e Francesco Andriani De Vito (Insintesi) e Alessio “Franza” Amato (Mascarimirì) interverranno su “Lu Tamburreddhu e l’elettronica”.
Dalle 21.00 appuntamento con un concerto per tamburi a cornice e “strumenti autoctoni” del Mediterraneo a cura di Paolo Pacciolla e Gianni Amati.