Venerdì 9 settembre nei pressi di Dolce Arte in via Garibaldi (in caso di pioggia nel Palazzo della Principessa) a Cutrofiano, in provincia di Lecce, si terrà l’anteprima della sesta edizione de Li Ucci Festival che da domenica 11 a sabato 17 settembre proporrà concerti, mostre, estemporanee di pittura, presentazioni di libri, bike tour, incontri.
Dalle 20 (ingresso libero) presentazione alla stampa e al pubblico dell’articolato programa del festival (tutte le info su www.liuccifestival.it) organizzato dall’Associazione Culturale Sud Ethnic e dal Comune di Cutrofiano, con la direzione artistica e organizzativa di Antonio Melegari e con il supporto di partner pubblici e privati. Il Festival vuole ricordare non solo i cantori de “Li Ucci”, lo storico gruppo salentino custode degli “stornelli”, dei canti d’amore e di lavoro ma anche un’intera generazione di cantori capaci di tramandare il patrimonio popolare salentino. Uccio Aloisi, Uccio Bandello e Narduccio Vergaro sono stati depositari e interpreti di una tradizione raccolta e coltivata da una nuova generazione di musicisti, cantori e ricercatori.
A seguire esibizione di P40, un menestrello cantattore salentino, che “sona, cunta e canta”, un poeta del quotidiano, umile, ironico che porta sul palco la sua arte e la sua osservazione attenta e critica del nostro tempo. Alla base del lavoro di P40 c’è l’osservazione attenta e critica del suo tempo che l’artista cerca di ri-significare nei suoi spettacoli, incarnando un incontro tra la figura del cantautore e quella dell’attore (il “cantattore”), un menestrello di corte catapultato nell’età contemporanea dove le corti di un tempo diventano i palchi e i teatri di oggi. Durante l’estate ha aperto un concerto di Enrico Ruggeri che lo aveva notato durante una sua esibizione. “Mi è sembrato molto bravo e ho deciso di dargli una chance. La sua gioia mi ha commosso”, aveva sottolineato il celebre cantautore. La notizia è finita su tutti i giornali e ha fatto il giro del web e delle tv.