All’Oversound Musica Festival 2022 scocca l’ora, attesissima, di Achille Lauro. Dopo Elisa, Fabri Fibra, Caparezza e Coez, toccherà all’ecclettico artista veronese Lauro De Marinis, infiammare il palco del Pala Live di piazza Palio a Lecce.
Lauro De Marinis nasce l’11 luglio 1990 a Verona da Nicola professore universitario e magistrato della Corte di cassazione, e Cristina Zambon. Cresce a Roma ed all’età di 14 anni sceglie di andare a vivere con il fratello maggiore Federico, detto Fet, già produttore per la crew “Quarto Blocco”. E’ proprio dal fratello Federico che il giovane Lauro prende la passione per la musica, allontanandosi dalla famiglia, che si sarebbe trasferita in un’altra città. Sempre grazie al fratello, Lauro si addentra nel mondo del rap underground e in quello del punk rock. Dal 2015 inizia la sua scalata verso il successo, complice l’ottimo riscontro di Achille Idol Immortale. Poi la carriera continua e si migliora nel tempo con la pubblicazione di tante altre produzioni. Ma sono soprattutto le esibizioni sanremesi (dal 2019 al 2021) che lo consacrano al grande pubblico. Basti pensare che secondo il qyotidiano economico “Il Sole 24 Ore” il valore economico dell’artista, tra portafoglio contratti e brand, si aggira attualmente sui 15 milioni.
C’è anche la grande soddisfazione dell’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Piero Romano, nel grande successo che Achille Lauro sta registrano nella tournée estiva, che tra l’altro sta registrando “sold out”. E’ un sodalizio, quello fra l’artista di “Rolls Royce” e l’ICO Magna Grecia cominciato proprio a Taranto in occasione del MediTa, rassegna nella quale il suo fu uno degli eventi di punta. Ci fu anche un bis e un’affettuosa provocazione del popolare artista durante una conferenza stampa al Teatro comunale Fusco. «Col permesso del maestro Romano, quasi quasi, l’Orchestra della Magna Grecia me la porto in tournée». Sembrava una boutade, poi dopo un secondo concerto l’idea diventa progetto.
Dopo il debutto al Sonic Park Stupinigi di Nichelino – Torino – il tour ha fatto tappa all’Ippodromo Snai San Siro di Milano, prima di girare l’Italia in lungo ed in largo, fino ad approdare oggi 7 agosto a Lecce.
Achille Lauro con la sua band e l’Orchestra della Magna Grecia, creano in ogni live, rigorosamente in diretta, opere d’arte generative NFT. Un’operazione che consiste nella generazione tramite reti neurali creazioni “sound-reactive” che arrivano agli occhi degli spettatori tramite i ledwall on-stage.
«Credo molto nelle nuove generazioni – spiega Achille Lauro – e cerco di circondarmi sempre di più di menti fresche e brillanti, perché sanno portare un valore aggiunto incredibile». In scaletta, oltre alle canzoni dell’ultimo album “Lauro” (da “Generazione X” a “Latte+”), porterà anche i pezzi che hanno permesso a Lauro di diventare punto di riferimento della scena pop italiana: da “Rolls Royce” a “Me ne frego”, passando da “Bam bam twist” a “16 marzo”, per proseguire con “C’est la vie” e “Domenica”, all’ultimo Festival di Sanremo. «Sembra sia passata una vita dall’ultima volta in cui ho performato live per un mio tour, eppure lo faccio quasi ogni tre giorni – afferma ancora Achille Lauro – l’emozione è sempre totalmente diversa. Ti trovi davanti a persone che apprezzano il tuo modo di scrivere, di cantare, di performare».