Di Eduardo De Filippo; liberamente tratta dalla commedia “La fortuna si diverte” di Athos Setti; scene Bruno Buonincontri; costumi Silvia Polidori; musiche Nicola Piovani; luci Stefano Stacchini con Carolina Rosi, Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo; e con (in o. a.) Giovanni Allocca, Carmen Annibale, Gianni Cannavacciuolo, Viola Forestiero, Paola Fulciniti; regia ARMANDO PUGLIESE.
Utilizzando lo stile comico, a volte grottesco fino a pervenire alla farsa, Eduardo combina la forma della classica e antica tradizione teatrale napoletana con le tematiche che saranno sviluppate appieno nelle sue commedie successive. Al centro di “Sogno di una notte di mezza sbornia” c’è dunque il popolare gioco del lotto, qui però la scommessa si pone fra la vita e la morte e i rapporti sono fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti.
Nello sviluppo della commedia è inoltre presenza sostanziale la comunità dei familiari e degli amici, stretta intorno al protagonista ed al suo dramma forse più per egoistico interesse personale che per solidarietà e sostegno, una comunità grazie alla quale Eduardo può declinare il carattere corale e sfaccettato della sua drammaturgia. E poi, soprattutto, c’è il finale che non chiude, ma rilancia una sorpresa che non si consuma mai, fra gioco dell’esistenza e gioco della scena. Ancora una volta Eduardo, in modo ironico e intelligente, pungente e raffinato, ci propone un’occasione di riflessione sul nostro modo di stare al mondo.