Personaggi catapultati ai nostri giorni che nascondono inquietudini e abissi di solitudine. Al centro di questa rilettura del testo, l’uomo e i suoi conflitti visti attraverso uno schermo: sembra di assistere ad una trasmissione televisiva dove uomini e donne cercano l’intimità grazie a un sensale mediatico e proprio come in una trasmissione televisiva dove tutto è finto, costruito alla perfezione, lasciano spazio alla spettacolarizzazione del pianto e della tragedia che diventa la vera protagonista.
A questo punto il teatro non può far altro che interessarsi all’uomo e analizzarlo senza pietà.
La regia è di Salvatore Tramacere, sul palco Ivan Banderblog, Francesco Cortese, Giovanni De Monte, Carlo Durante, Erika Grillo, Anna Chiara Ingrosso, Emanuela Pisicchio e Fabio Zullino.