Prosegue la rassegna “Il teatro è di casa” nel salotto del circolo Artelica. Appuntamento domenicale con “Lassaddìcane – Storia di una casellante”, spettacolo di Stefania Semeraro, regia di Pierpaolo Buzza e musiche di Luca Buccarella

Il racconto prende forma fra le trame delle storie di Minima Monteduro, quarta di sette fratelli, figlia di genitori casellanti, vissuta in un casello ferroviario del Salento, a metà del secolo scorso, quando la macchina era un lusso per pochi e in treno ci si spostava tutti; un casello in cui Mimina ha vissuto la vita sua, quella degli altri, la solitudine delle partenze e gli abbracci di tanti arrivi.

Lassaddìcane (che in dialetto salentino significa ‘lascia che dicano’) è un monito, un consiglio, una pacca sulla spalla, una carezza dolce e sicura. È anche il nome del cane di Mimina che ha trascorso quasi tutta la propria vita a ridosso di un binario, tra la solitudine delle partenze e gli abbracci di tanti arrivi, dove scorge ed immagina le vite degli altri, perché – dice – la propria non è riuscita a godersela come avrebbe voluto.

L’evento è inserito nel programma “La Notte Rossa” dei Circoli Arci, nell’ambito delle celebrazioni del 25 aprile.