“Vedi questi uccellini? Illusioni non se ne possono fare. Noi invece sì, ed è questo il privilegio”
In un grande albergo, durante un gioco di magia eseguito dal noto prestigiatore Otto Marvuglia, il signor Calogero Di Spelta, uomo materialista e accecato dalla gelosia, vede sparire sua moglie. Il pubblico sa che in realtà la signora Di Spelta non è sparita ma che, stanca delle ossessioni del marito, è fuggita con il suo amante. Il dubbio, la paura e l’imbarazzo offuscano la mente dell’uomo che, con l’aiuto del professore-mago Marvuglia (Meraviglia/Imbroglio), si rassegna a credere che la moglie sia stata chiusa in una scatola magica capace di contenerla per sempre.
Dinanzi ad un evento inaspettato e doloroso, come quello dell’abbandono, i ragazzi possono, come il signor Di Spelta, non comprendere e non riuscire ad affrontare le proprie paure e insicurezze, oppure, come la signora Di Spelta, intravedere nella fuga l’unica soluzione possibile ai propri problemi.
Ma tra queste due strade c’è quella suggerita dal mago: entrare nella scatola magica e giocare al gioco della vita.
Un bellissimo testo di Eduardo De Filippo adattato per i ragazzi da Rosario Sparno.