Sabato 2 giugno al Teatro Comunale di Galatone, in provincia di Lecce, prosegue “Brio concerts”, nell’ambito della stagione “Teatri dell’Agire” diretta da Salvatore Della Villa. Dalle 20.30 terzo appuntamento della rassegna con l’orchestra “Nuova Musica”, un progetto del Dipartimento di Archi e Corde del Conservatorio Tito Schipa di Lecce, in “Incantesimo – Concerto per Vittorio Bodini”. In scena Chiara Centonze (soprano), Salvatore Della Villa (voce) e i musicisti, diretti da Flavio Caputo, Annalisa Monteduro, Domenico Rizzo, Paola Musio, Miriana Calvani (violini I), Paola Caloro, Elisabetta Rausa, Alessia Carichino (violini II), Fernando Toma, Andrea Caputo (viole), Paolo Ferulli, Rosa Andriulli, Luca Basile (violoncelli), Giulia Fiorito (flauto), Maichael Palazzo (clarinetto), Fulvio Panico (marimba), Alessandra Targa (arpa).
Il “Progetto Bodini” prosegue una serie di lavori dedicati al recupero e alla promozione delle figure più rilevanti del panorama artistico e letterario contemporaneo del Salento. Tali sono stati i progetti già realizzati e dedicati a Don Tonino Bello e a Salvatore Toma. Fra gli artisti di rilievo del nostro territorio spicca Vittorio Bodini che è probabilmente il poeta contemporaneo più importante del Salento. Come è noto, Vittorio Bodini (Bari, 6 gennaio 1914 – Roma, 19 dicembre 1970) è stato poeta e traduttore, uno dei maggiori interpreti e traduttori della letteratura spagnola (Federico García Lorca, Miguel de Cervantes, Rafael Alberti, Francisco de Quevedo, Calderón de la Barca). I suoi studi e le sue traduzioni sono ancora oggi reputati da alcuni, dei modeli. È stato un poeta che ha attraversato tutte le avventure artistiche del Novecento europeo (fu, tra l’altro, aeropoeta futurista). La sua è una poesia dai forti contrasti, che in qualche modo rappresenta l’ambivalenza del poeta verso la sua terra e rappresenta una condizione di sofferenza comune a molti artisti, in un sud intristico da un tempo che si è fermato e che lo schiaccia, dove l’aridità domina ogni scena vivente, riconducendola al paradosso di un’esistenza che non esiste, di una vita di nulla e nel nulla. Musiche composte dai docenti Vito Cataldi, Giuseppe Gigante e Daniela Monteduro e dal compositore e musicista Gianluigi Antonaci per un organico di violini I e violini II, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, clarinetto e arpa composto da docenti e allievi diplomandi del Conservatorio ‘Tito Schipa’ di Lecce.