Lo spettacolo racconta l’amore di un vecchio nonno, per la sua terra, una terra che sta scomparendo per far posto al cemento che avanza, con le sue ruspe e betoniere; racconta un amore tramandato attraverso il piacere di raccontare storie; storie come quelle che narrano le rocambolesche avventure di un famoso, terribile e fantomatico brigante “Il Brigante Capatosta” e del suo tesoro; storie di boschi e di banditi, storie di tesori.
Ma le storie hanno vita propria, si incrociano, si sposano con le idee e il punto di vista di chi le racconta e ogni raccontatore le incrocia con le propire.
Le avventure di Capatosta nel “Il tesoro dei briganti” si incrociano con quelle di Peppino, il narratore e le storie di Peppino sono le storie della terra dove è cresciuto, terra di ulivi e ginestre, storie di masserie e tratturi; sono le storie di un bosco, quello vicino alla casa dei suoi nonni dove da piccolo trascorreva le estati, perdendosi cacciando lucertole e tesori.