Venerdì 28 maggio (ore 20:30 – ingresso riservato ai soci 7 euro – posti limitati e distanziati con prenotazione consigliata lumbroia@massimodonno.it – 3381200398) il cantautore Gaetano Cortese proporrà il suo omaggio a Rino Gaetano, scomparso all’alba del 2 giugno di quaranta anni fa, a soli 30 anni, a causa di un incidente stradale sulla Nomentana a Roma. Autore ed interprete di grandi successi come Gianna, A mano a mano, Ma il cielo è sempre più blu, Nuntereggae più, Rino Gaetano resta una figura chiave della musica cantautorale italiana. Leggero ed ironico ma sempre pungente e profondo, il cantautore calabrese ha rappresentato, e rappresenta tutt’ora, la musica d’autore che si fa denuncia, impegno sociale e civile. Dopo l’esordio nel 1974 con “Ingresso libero”, Gateano pubblicò altri cinque album “Mio fratello è figlio unico” (1976), “Aida” (1977), “Nuntereggae più” (1978), “Resta vile maschio, dove vai?” (1979), fino all’ultimo lavoro discografico “E io ci sto” (1980), lanciato pochi mesi prima dell’incidente mortale. Gaetano Cortese, cantautore con una carriera ultraventennale alle spalle, esordisce nella band Cantina Sociale con la quale gira il Salento e partecipa a diversi festival, ricevendo molti apprezzamenti per l’originalità dei brani. Nel 2004 intraprende la carriera solista, che si rivela come un interessante punto di incontro tra rock, pop e musica d’autore, affrontando temi politici e sociali, esperienze personali. Nel 2012 esce il suo primo album autoprodotto “Siamo quel che siamo”, in collaborazione con il chitarrista e arrangiatore Riccardo Basile. L’anno successivo vince il concorso “Citofonare Cuccarini” con la canzone “Sarò”. Il 2016 è un altro anno ricco di soddisfazioni, a partire dal secondo album “Gae”, passando per l’originale tributo a Rino Gaetano, fino all’uscita di “A he ya eh”, canzone scritta dal cantautore Maurizio Ferrandini, che tratta il tema del genocidio degli Indiani d’America. Nel 2018 esce il terzo album “Le regole degli altri”, titolo che suggerisce con ironia e sottile sarcasmo l’attuale condizione dell’individuo del terzo millennio, costretto a consumare la sua unica vita, consapevolmente o meno, in un’infinita architettura di norme e regole (perlopiù calate dall’alto) delle quali non ha paternità o familiarità alcuna. Nello stesso anno avvia il progetto “Canzoni a tavolino” che lo vede scambiarsi opinioni e canzoni in libertà con gli amici e colleghi Mino De Santis e Luigi Mariano.