Crita: oltre le parole
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Quando: 12/05/2023 – 14/05/2023 ore 19:30
Dove: Collepasso, Palazzo Baronale (Via Roma 174)
Prezzo ingresso: non disponibile




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La donna nel teatro, la libertà dell’identità sessuale, la donna e lo sfruttamento nel lavoro sono i tre temi della seconda edizione di “Crita: oltre le parole”, la rassegna sulla parità di genere organizzata dalla Cooperativa Ventinovenove, nata da un’idea di Mary Negro, con il sostegno del Consiglio della Regione Puglia grazie al bando “Futura – La Puglia per la Parità”, che toccherà le provincie di Lecce, Brindisi e Taranto.

Le prime tre date, da venerdì 12 a domenica 14 maggio, sono in programma a Collepasso, in collaborazione con il Comune: al Palazzo Baronale si terranno incontri, riflessioni, confronti ma anche laboratori d’ arte con laboratori d’arte, musica e teatro per affrontare per sviscerare il tema della libertà dell’identità sessuale.

Si inaugurerà domani, venerdì 12, alle 19.30, con una tavola rotonda dal titolo “Oltre le parole ci siamo noi” con gli interventi di: Loredana Capone, presidente del Consiglio della Regione Puglia, Laura Manta, sindaca di Collepasso, Maria Cristina Rizzo, presidente della fondazione “Le Costantine”, Vittoria De Luca, responsabile Culturmedia Legacoop Puglia, Paola Ernandes, presidente dell’ associazione InRete, Roberta Marsano, consulente educativa e Mary Negro, attrice e fondatrice della cooperativa Ventinovenove.

Sabato 13, alle 16.30, Caterina De Benedetto condurrà il laboratorio d’arte “Segni e parole”, ispirato dal libro “Il viola e il blu” di Matteo Bussola un racconto che celebra la diversità, la bellezza e il rispetto, dedicata a chi vuole dipingere la propria vita con i colori che preferisce. A seguire, alle 21, il concerto degli Yarákä, che presentano l’album, appena uscito, “Curannera” prodotto da Zero Nove Nove. La “curannera” è una figura popolare che nelle pratiche rituali utilizzava elementi della natura per lenire i mali del corpo e della mente che ha ispirato il l’ultimo lavoro dell’ensemble formato dai musicisti tarantini Gianni Sciambarruto, Virginia Pavone e Simone Carrino che dicono “per noi rappresenta il ponte perfetto tra sacro e profano, e tra culture apparentemente lontane” in linea con il loro progetto che esalta la componente multietnica e la contaminazione fra culture.

La prima tappa della rassegna giungerà a conclusione domenica 14, alle 21, con lo spettacolo di e con Angela De Gaetano “Bocche di dama”, che affronta temi riconducibili all’universo femminile e alla parità di genere: la difesa della sensibilità, la violenza troppo spesso subita, l’affermazione dell’identità, la conquista di una dignità, la ribellione, l’amore e il rispetto per la diversità. Una storia d’ amore e violenza ambientata negli anni cinquanta dove si intrecciano ambizioni, invidie tra famiglie, teneri legami, pranzi della domenica e c’è chi per il rispetto della diversità, dell’onestà e dell’amore, opera scelte forti o piccoli gesti nel quotidiano.




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