Esiste un luogo dove, se arriva il buio, ricomincia la vita; un luogo dove i sogni e gli incubi prendono sostanza; in cui la realtà e il desiderio, si confondono… un luogo affascinante e pauroso; attraente e respingente. È il cinema. Il piccolo Totò vive nel cinema, sospeso come in un “intervallo”. Tra visioni e citazioni imparate a memoria, Totò fa ripartire la pellicola della sua vita, e sono le immagini dei film tesserne la trama. “C’avevo una testa enorme, sembravo una palombella rossa. Aspettavo sempre che il campanello facesse King Kong, perché si sa il postino suona sempre due volte. E dicevo, c’ho il sesto senso contro i soliti sospetti…”