Un viaggio nel nuovo teatro italiano tra prosa e sperimentazione, narrazione e acrobazie, storie per i più piccoli e musica: nella Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce proseguono gli appuntamenti del progetto “Teatri a Sud”, ideato e promosso dalla compagnia salentina Astràgali Teatro con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di San Cesario di Lecce. Domenica 4 dicembre (ore 20:30 – ingresso 5 euro) Teatri a sud ospiterà l’anteprima assoluta di “Calmaria – U saluni”, nuova produzione della compagnia calabrese Mana Chuma Teatro con Stefania De Cola, Mariano Nieddu e Lorenzo Praticò per la regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla con musiche originali di Luigi Polimeni, scene di Aldo Zucco e disegno luci di Fabrizio Visconti.
Una storia di resistenza ingenua e ostinata. Un salone da barba di un piccolo paese alla fine degli anni ’70. Due amici, Melo e Felice, organici a questo ambiente in cui lavorano, e un giorno, apparentemente come tanti, immerso nell’afa di scirocco. Ma in quel giorno senza fine che durerà fino all’alba successiva, segnali strani si accumulano imprevisti: il salone sempre molto frequentato rimane vuoto, in un’attesa che diventa spazio di scoperta. L’amore di Melo per Giusy, sorella di Felice. La vita di lei all’ombra di Michele, un marito emigrante ed enigmatico. I sempre più frequenti ritorni di quest’ultimo, con la storia che arriva infine a un bivio. I nodi si dipanano tra rivelazioni e chiarimenti, inquietanti scenari che quel salone attraversano, loro malgrado.
Diretta da Massimo Barilla e Salvatore Arena, la compagnia Mana Chuma Teatro di Reggio Calabria è impegnata nell’ambito del teatro civile, Premio della Critica 2019 ANCT (Associazione Nazionale Critici di Teatro); finalista Premio Ustica per il Teatro nel 2003 e nel 2009; finalista al Premio Riccione per il Teatro 2005; Premio Selezione In-box blu 2016; finalista Premio Dante Cappelletti 2019. La traiettoria artistica di Mana Chuma da un lato verte sulla la promozione di pratiche di cittadinanza attiva, di lotta alle mafie, di costruzione partecipata di modelli culturali ed economici alternativi a quelli devianti, dall’altro sulla promozione di processi creativi aperti al confronto tra i linguaggi e le culture, che guardano a una dimensione internazionale. La compagnia si confronta con l’identità culturale e storica del territorio meridionale, provando a far convergere il recupero di storie, figure, moduli e stili attinti dalla tradizione culturale locale e mediterranea, con l’utilizzo di forme artistiche innovative, sviluppando un proprio approccio alla drammaturgia legato alla contaminazione tra linguaggi differenti, e curando in particolar modo la ricerca sullo spazio e la sperimentazione di luoghi “altri” per il teatro.