A Cutrofiano, in provincia di Lecce, prosegue la quarta edizione di “Crita. Festival delle arti”, promosso da Ventinovenove con la direzione artistica di Mary Negro e Gabriele Polimeno, all’interno dell’articolata rassegna Daimon. Martedì 20 luglio (ore 21 – ingresso libero su prenotazione con offerta responsabile – 3534294041 – 3395745559 – 3293345515) in Piazza Cavallotti appuntamento con Bocche di dama, uno spettacolo scritto diretto e interpretato da Angela De Gaetano. Margherita, alla vigilia del suo matrimonio, sola nella sua stanza, non riesce a prendere sonno. Mentre aspetta l’alba, i suoi pensieri scivolano in una storia d’amore e di violenza d’altri tempi: la storia tormentata di due adolescenti che per lunghissimo tempo coltivarono il loro legame solo attraverso sguardi da lontano, parole urlate e soffocate nella notte… fino al giorno in cui decisero di scappare via da tutto. Nella storia si intrecciano ambizioni, invidie tra famiglie, teneri legami, preparativi, pranzi della Domenica. Su tutto aleggia la mitica figura di un’anziana donna, che custodisce un nastrino colorato e un segreto. L’opera affronta temi riconducibili all’universo femminile e al mondo dell’adolescenza: la difesa della sensibilità, la violenza troppo spesso subita, l’affermazione dell’identità, la conquista di una dignità, la ribellione, l’amore e il rispetto per la diversità. Curiosità Le bocche di dama sono piccoli dolci a forma di cupola, composti da pasta savoiarda e crema, ricoperti da glassa di zucchero e decorati da una ciliegina rossa. Questi dolci, che il Salento ha in comune con la tradizione siciliana, sono legati alla commemorazione del martirio di Sant’Agata, che subì il taglio della mammella, e spesso sono prelibatezze presenti in occasione dei festeggiamenti nuziali. Il dolce, per via della sua forma, è ritenuto simbolo di femminilità. Il titolo Bocche di dama vuole evocare, al tempo stesso, la leggerezza di un evento festoso, ma anche l’atrocità della violenza sulla donna.