Ritorna allo Zoelogic – per la seconda volta – la trasformista e poliedrica Lisa Moore. Canadese di Montréal, per la sua performance utilizza crochet, pedali, tastiere e campionatori creando stati sognanti nella mente e nelle ossa degli spettatori. Sì perché non è solo un concerto, ma una vera e propria commistione di musica e teatro, un gioco di carte e tarocchi. La sua narrazione poetica conduce in un viaggio surreale verso l’altro lato dello specchio, verso l’altra metà della luna. Questo è quello che chiamano “avant garde dream pop”, con elementi di sperimentazione, post punk ed elettronica. Ma dentro, l’ascoltatore attento, può assaggiare chiudendo gli occhi un po’ di Philip Glass, Bjork, Steve Reich, Cindy Lauper e Patti Smith.