Sabato 12 (DATA SOLD OUT) e domenica 13 settembre (ore 21:30 – ingresso 10 euro compresa tessera associativa – posti limitati – prenotazione consigliata 3381200398) all’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto il musicista e compositore Antonio Castrignanò e il pianista e direttore d’orchestra Eliseo Castrignanò, salentini di Calimera, condivideranno il palco facendo confluire le proprie esperienze musicali. Questo progetto di ricerca e sperimentazione sonora fonde i suoni della tradizione popolare con le sonorità classiche, abbattendo ogni confine immaginario oltrepassato dalla voglia di condividere l’arte.
Eliseo Castrignanò dopo i suoi studi di Direzione d’orchestra in Italia e all’estero, al debutto sul podio è stato salutato dalla critica come una delle promesse più interessanti della nuova scena musicale italiana. Il repertorio spazia da Benjamin Britten a Manuel de Falla, da Johann Sebastian Bach a Michael Nyman, del quale ha diretto la prima assoluta italiana della Sinfonia n. 2. Nel corso della sua carriera ha diretto numerose orchestre in prestigiosi teatri partecipando a importanti stagioni, festival e rassegne. Ha collaborato, tra gli altri, di Roberto Cappello, Benedetto Lupo, Beatrice Rana, Maria Luigia Borsi, Paata Burchuladze, Linda Campanella, Salvatore Cordella, Valeria Esposito, Raùl Giménez, Enrico Iori, Gregory Kunde, Bruno Praticò, Désirée Rancatore, Lorenzo Regazzo, Katia Ricciarelli, Dimitra Theodossiou, Riccardo Zanellato, Oleg Caetani, Marcello Panni, Marcello Rota. Incide per l’etichetta Naxos e attualmente è il Direttore musicale dell’Orpheo Ensemble di Lecce e direttore principale dell’OLES – Orchestra sinfonica di Lecce e del Salento.
Antonio Castrignanò, musicista, compositore e autore salentino, per quindici anni voce e tamburo della “Notte della Taranta”, ha suonato e collaborato con molti artisti della scena musicale italiana e internazionale come Stewart Copeland, Mauro Pagani, Giuliano Sangiorgi, Fanfare Ciocarlia, The Chieftains, Goran Bregovic, Ballakè Sissoko, Caparezza, Ludovico Einaudi, Phil Manzanera, Marcan Dede, Fanfara Tirana e molti altri. Esibendosi su palchi e festival di grande prestigio, nazionale ed internazionale, è divenuto negli anni artista di riferimento e volto noto della riscoperta tradizione musicale del Salento. Con l’orecchio attento agli stilemi del passato e la curiosità di chi vuole vivere la contemporaneità accettandone le sfide, sperimenta la tensione espressiva che si muove tra queste due direttive per costruire un repertorio del tutto personale, spesso connotato da sue composizioni.