Il concerto propone alcune forme della canzone napoletana e di quella popolare del Sud Italia. Dal Cafè Chantant in voga ad inizio secolo sull’onda dei successi delle cantanti chanteuse – sciantose del Moulin Rouge con le sue canzoni ammiccanti e duetti ironici, e dallo swing americano adottato nella scrittura da maestri come Carosone, si passa ad alcuni classici napoletano a cavallo tra ‘800 e ‘900. Si arriva così all’ultima parte del concerto che in crescendo ripropone una serie di brani della tradizione napoletana e del Sud Italia con tarantelle, tammurriate, pizziche in cui trova spazio anche la danza. A danzare è una ballerina di samba, che ha trovato un suo stile mettendo un rapporto le danze del nostro Sud con il samba brasiliano e cercandone le affinità. Gli artisti interagiscono fra loro e col pubblico, creando un clima ironico e coinvolgente , ricostruendo il clima che si ritrovava nei locali del cafè chantant e quello di condivisione caratteristico delle forme popolari.