Martedì 21 febbraio all’Ammirato Culture House di Lecce con il concerto del cantautore inglese Tim Holehouse prosegue la terza edizione de “Il club dell’ascolto live”, rassegna nata dalla collaborazione tra il centro culturale, Coolclub e Uasc! e realizzata con il sostegno della Fondazione Musagetes. Un breve viaggio intimo e acustico alla scoperta dei nuovi suoni provenienti dal resto del mondo, con particolare attenzione al folk, alla parola cantata, alle storie, alla musica delle radici.
Originario di Dorchester, Tim Holehouse è un songwriter e musicista molto particolare. Nel corso degli anni ha suonato con decine di band, passando dal metal all’hardcore fino al blues e al folk, con incursioni in tutto ciò che lo ispira, senza inibizioni né limiti di genere. Si è esibito non solo nel Regno Unito ma anche in Cina, Giappone, Australia, Usa, Islanda, Austria, Svizzera, Francia e Germania, spesso in coppia con artisti come Oldseed e Octoberman (Canada), Usaisamonster (Usa) o Veee Dee (Giappone) tanto per citarne alcuni.
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Tra album solisti, split e numerose collaborazioni con altri artisti, nel corso della sua carriera Tim Holehouse ha sempre mostrato una linfa creativa davvero invidiabile. Voce grintosa e rauca alla Tom Waits e una chiara attitudine blues sono i principali tratti distintivi dell’abile compositore inglese dallo spirito troubadour in tour in Italia dalla seconda di metà di Febbraio 2017.
La rassegna proseguirà martedì 28 marzo (ore 21.30 – ingresso libero con tessera) con St. Beaufort, una band folk e bluegrass di Berlino. Basata su chitarra, violino, mandolino, banjo, fisarmonica, contrabbasso e strati di colorate armonie vocali, la band acustica propone un ponte tra il folk americano, la tradizione bluegrass e il cantautorato contemproaneo. La band ha suonato in più di 150 spettacoli in 9 paesi europei negli ultimi tre anni, tra cui festival estivi e concerti in Inghilterra, Scozia, Irlanda, Danimarca, Svizzera, Germania. Il loro album di debutto è stato rilasciato nel 2015 e ha ricevuto il plauso della critica per la sua intimità e crudezza.