Un concorso tra film europei animerà il Teatro Paisiello e le Officine Culturali Ergot di Lecce da venerdì 26 a lunedì 29 dicembre. Alla sua nona edizione, e dopo otto anni ininterrotti di cinema italiano, il “Festival del Cinema Invisibile” apre le porte all’Europa e prende il nome di “Lecce Film Fest” per porre l’accento sulla sua nuova veste internazionale e per ribadire, al contempo, il forte legame con la sua città d’origine.
Filmmakers provenienti da diciotto nazioni diverse, ciascuno con un proprio stile e una storia da raccontare, si confronteranno, senza banalità e censure, in oltre dieci ore di programmazione quotidiana. Le cinquanta opere, di diverso genere, tema e durata offriranno, nel loro insieme, un quadro quanto mai reale dei sentimenti, degli umori e delle istanze dell’intero continente. Una sfida di altro livello tra i cortometraggi più premiati al mondo, mai tutti insieme in uno stesso festival: “Love at first sight”, “Acabo de tener un sueño”, “Una hora, un paso”, “37°4 S”, “Electric Indigo”, “Mousse”, accanto ad altri inediti, in anteprima nazionale e introvabili in rete.
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Oltre ai corti, tra gli italiani in gara troveremo l’ultimo lungometraggio di Vittorio Moroni “Se chiudo gli occhi non sono più qui” e i documentari più apprezzati come “Zavorra” di Vincenzo Mineo, “Nadea e Sveta” di Maura Delpero, “Dell’arte della guerra” di Silvia Luzi e Luca Bellino, “America” di Alessandro Stevanon, “Lo stato della follia” di Francesco Cordio, “La mela rossa” di Giovanni Princigalli, e due attesissime prime assolute, i coraggiosi “H24 Poliziotti allo specchio” di Raffaele Manco e “La cella zero” di Salvatore Esposito, già destinati a suscitare polemiche per la scomodità delle loro inchieste.
Film di qualità, tutti candidati alla vittoria finale: in palio, oltre al montepremi in denaro, un contratto di distribuzione del film attraverso l’innovativa applicazione per smartphone e android realizzata da “AncheCinema”. Sarà, infine, assegnato il “Premio Scuola” che ha visto quest’anno come giurati gli studenti del Liceo Artistico “G. Chierici” di Reggio Emilia.
Ad arricchire il programma diversi incontri, dibattiti e proiezioni speciali. Venerdi 26 il Prof. Cosimo Loré, noto criminologo e docente dell’Università di Siena e del Salento, terrà una singolare conferenza sul rapporto tra crimine e media. Da sabato 27 avrà inizio per gli appassionati di musica un focus sul rock emiliano indipendente con l’omaggio a Roberto Freak Antoni, il leader degli Skiantos recentemente scomparso, e la proiezione del documentario “Freakbeat” di Luca Pastore. Il giorno successivo si ripercorrerà la storia dei C.C.C.P./C.S.I. di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, svelando curiosità e retroscena di un gruppo ancora punto di riferimento per le nuove generazioni, con la proiezione di “Fedele alla linea” di Germano Maccioni.
A fare da guida in questo percorso sonoro sarà Max Collini, testimone diretto del movimento musicale alternativo emiliano, da lui vissuto dapprima come fan delle band storiche e oggi da protagonista con gli Offlaga Disco Pax, dei quali è voce e autore dei testi. Altro gradito ospite del Festival è il regista Francesco G. Raganato, recente vincitore del premio del pubblico al Festival di Roma con il documentario “Looking for Kadija”, che, nel pomeriggio di lunedì 29, terrà una lezione sul documentario e la fotografia d’autore. Tra i film fuori concorso, per la prima volta a Lecce, “Class enemy”, il capolavoro di Rok Bicek sul mondo della scuola, e “Not anymore: a story of a revolution”, un impressionante documento sul conflitto civile siriano realizzato dal regista, scrittore e soldato statunitense Matthew VanDyke.
Il “Lecce Film Fest” si propone come festival etico, attento alle esigenze del suo pubblico, pieno di spunti e riflessioni, fatto di persone e non di personaggi, lontano da logiche politiche e strettamente commerciali. Un contenitore culturale realizzato per i cittadini leccesi che sanno immergere il loro sguardo nel mondo e per i tanti visitatori che trascorreranno a Lecce le vacanze natalizie. L’iniziativa è organizzata dal Cineclub Fiori di Fuoco e dall’Unione Italiana Circoli del Cinema con il patrocinio e il contributo del Mibact – Direzione Generale Cinema e la collaborazione di Astragali Teatro. La direzione artistica e organizzativa è affidata a Nicola Neto e Ornella Striani.