Sabato 4 gennaio il cantautore Massimo Donno apre Ululati, rassegna musicale a cura di Lupo editore e CoolClub, che rientra nella stagione di prosa, danza e musica del Teatro Comunale di Novoli, in provincia di Lecce, promossa dall’Amministrazione Comunale di Novoli, dalla Fondazione Fòcara, dal Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con Factory compagnia transadriatica.
Il cantautore proporrà i brani del suo cd d’esordio nello spettacolo inedito “Amore, marchette e altri balocchi” affiancato dalla band formata da Morris Pellizzari (chitarra acustica), Francesco Pellizzari (batteria e percussioni), Stefano Rielli (contrabbasso) e da numerosi ospiti: Luca Barrotta (fisarmonica), Gianluca Milanese (flauto traverso), Raf Qu (chitarra acustica), Stefano Calò (chitarra classica), Simone Franco (voce recitante), Lillo Birillo (giocoliere), Triace (Marco Rollo – pianoforte, Carla Petrachi – voce, Alessia Tondo – voce, Emanuela Gabrieli – voce), Max Nocco Placeforthesoul (dj), Emanuele Coluccia (sassofono) Marco Puzzello (tromba), Valerio Daniele (chitarra acustica), Gianni de Blasi (regista e autore de “Le Filastre”, lette durante lo spettacolo).
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Nelle undici tracce che compongono Amore e marchette, esordio di Donno (Ululati/Lupo Editore) c’è il segno di un cantautore che conosce la materia umana, e che ama mescolare l’ironia e la poesia alla quotidianità surreale dell’amore, fino a includere non solo le atmosfere – in un dialogo costante – ma anche le voci del passato prossimo di Pier Paolo Pasolini (nel brano “Tango”) o del grande Alberto Sordi (in “Bologna A.D. 2012″), mescolandole al presente delle sue suggestioni autobiografiche, come fa ad esempio nella traccia dal titolo “Il mio compleanno”. Un cantautore che non ha paura di guardarsi e, soprattutto, guardarci dentro con il ritmo di una musica leggera e ironica. Amore e marchette, nuova produzione dell’etichetta Ululati, vanta, tra le collaborazioni di eccellenza, quelle con Massimo Geri, Nilza Costa (nel brano “Il bianco ed il nero”) e Guido Sodo, nel brano intitolato “La colpa”. “Massimo Donno è un gatto che salta sui tetti della canzone d’autore italiana prendendosene la parte più nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista per poi graffiarci quando meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le parole tra surrealismo e neorealismo. E’ una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo un bacio e uno schiaffo. Cartina tornasole delle nostre vite imbarcate su fragili vascelli” sottolinea Oliviero Malaspina.