Una frisella sul mare. Canzoni, ricordi e ricette da spiaggia
Inserito da admin il 18 Giu 2013 | Nella categoria Magazine, TipicodiPuglia.com | Ci sono 0 Commenti
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Lunedì 15 luglio esce in tutte le librerie d’Italia, in distribuzione con Messaggerie Libri, “. , ricordi e ricette da spiaggia” (Lupo Editore). Dopo “50 sfumature di fritto. Piccolo Manuale Untologico” la crew gastronomica di , guidata dal patron del concorso di cucina dozzinale, giornalista ed ex chitarrista di falò , torna con un libro ideale da cantare, leggere e “consumare” sotto l’ombrellone.

Il libro, un’idea a due menti e quattro mani del patron e del giornalista, scrittore e musicista Osvaldo Piliego, nasce dalla consapevolezza di un assurdo paradosso. In quale posto e in quale stagione si mangiano, fino allo sfinimento, cose pesantissime e dure da digerire? La risposta è drammatica: in spiaggia, d’estate. L’estate, nel Salento, è sinonimo di “stanato”. La traduzione è molto semplice: tegame o teglia da forno in acciaio. Ovviamente può essere anche in altro materiale o usa e getta ma il concetto resta invariato. Anche perché lo stanato ha bisogno sempre, per essere infornato, di un complemento di specificazione. Ossia uno stanato di parmigiana, uno stanato di pasta al forno, uno stanato di cannelloni, uno stanato di melanzane ripiene, uno stanato di focaccia, uno stanato di pizza di patate. Lo stanato da solo non esiste, è come dire “bottiglia”. Di cosa: di acqua? di birra? di vino? di succo di frutta? di olio extravergine d’oliva?


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Ognuno di noi ha molti ricordi “ambientati” in spiaggia, al mare o “sotto” la pineta, legati alla musica (soprattutto quella dei falò, ormai vietati), a luoghi precisi (le spiagge dove abbiamo passato le nostre infanzie ci fanno sempre sorridere e ricordare le partite a racchettoni, le corse pinnate o le prime fidanzatine) e soprattutto alle ricette (perché in spiaggia, comunque, bisogna mangiare).

Il libro è diviso, dunque, in tre parti: canzoni, ricordi e ricette. Tra le canzoni “Una frisella sul mare” accoglie un piccolo repertorio di brani tipici soprattutto degli anni ’80 e ‘90, che sono gli anni (terribili per alcuni, meravigliosi per altri) nei quali è cresciuta la maggior parte dei membri della crew. Grazie ai ricordi di numerosi giornalisti, foodblogger e scrittori (che saranno svelati man mano sulla pagina Facebook, sul profilo twitter e sul sito di Fornelli Indecisi) si ripercorre un lungo tratto della costa pugliese da Bari sino alla provincia di Taranto. Non è un censimento ma un viaggio casuale nei ricordi che passa da Cerano, San Cataldo, Torre dell’Orso, Otranto, Santa Maria di Leuca, Ugento, Porto Cesareo, Marina di Pulsano, Torre Ovo e tante altre località. L’ultima parte è dedicata alle ricette, in rigoroso ordine alfabetico, perché in spiaggia non esiste la differenza tra antipasto, primo, secondo, frutta, dolce. Tutto può essere un pasto unico, perché c’è chi si mantiene leggero dissetandosi magari con una granita o gustando un gelatino, c’è chi invece arriva in spiaggia organizzato come fosse l’ultimo pranzo della sua vita. Le ricette sono recuperate qua e là, rubacchiate on line, suggerite da amici e amiche, tradizione di famiglia o selezionate tra i partecipanti alle precedenti edizioni di Fornelli Indecisi. Circa 200 pagine di note, parole e calorie.

Fornelli Indecisi è un concorso di cucina dozzinale, nato dall’esperienza dell’omonimo gruppo su Facebook. Casalinghe disperate, single buongustai, nonne con la frittura nel sangue, mamme con la polpetta facile, zii con il vizio della crostata, nonni avvezzi alla pasta con le cozze, quelli che dicono “non so chi sia Antonella Clerici”, quelle che pensano che “la Parodi era meglio cotta e mangiata” sono i concorrenti ideali di questo concorso dedicato a tutti. La quarta edizione, anticipata dalle Primarie del Centrotavola, è attesa per la primavera 2014.

Il trentacinquenne leccese Pierpaolo Lala, socio-lavoratore della Cooperativa Coolclub, prova a fare il giornalista sin dalla tenera età. Vive prettamente su Facebook (o retwittandosi da solo) e quando ha tempo a San Cesario di Lecce, dove uccide piante e cerca di sfamare numerosi gatti. Tra il 1995 e il 2001 è stato un grande chitarrista da falò proponendo cover demenziali e inediti tremendi. Da molti anni prova a scrivere un libro sui neologismi della politica. Nel frattempo ha ideato Fornelli Indecisi e ha pubblicato due libri di ricette (di altri). Prima di entrare in acqua aspetta almeno quattro ore anche se ha mangiato solo una fetta di melone (cosa che non accade dal 1989). Dal 2012 è considerato un frittologo e un po’ si vergogna.

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