Ultime due date di agosto, prima della chiusura con Ascanio Celestini e il suo “Radio Cladenstina”, il 19 settembre a Collepasso, per il festival “Crita – Festival delle arti” rassegna itinerante di teatro, alla musica e alla danza, ideata e organizzata dalla cooperativa Ventinovenove, con la direzione artistica di Gabriele Polimeno e Mary Negro.
Martedì 28 agosto, è la volta di Cutrofiano, che in piazza Municipio alle 21 (ingresso con offerta libera) accoglie lo spettacolo “Memorie d’Arneo”, con Fabrizio Saccomanno, Fabrizio Pugliese e Redi Hasa, una produzione Ura Teatro. L’appuntamento è in collaborazione con l’amministrazione comunale di Cutrofiano, assessorato alla Cultura.
Era una terra di sogni e speranze, l’Arneo. Lo era per chi, con le mani indurite da un lavoro nei campi che non lo riscattava dalla miseria, vedeva, in quei terreni che si estendevano a perdita d’occhio, la promessa di una rinascita. Era il sogno di quegli anni, dopo la guerra, dopo gli orrori, perché era bello credere che di terra si potesse campare. Ed era un sogno condiviso in tutto il paese, da tutti quei contadini che vedevano immensi feudi abbandonati. Ed era il sogno di quei contadini che sapevano come prendersene cura, con quanto sudore renderla feconda, come gioire dei suoi frutti. Ché la bellezza è un premio per chi la sa coltivare, non un diritto per chi la può comprare. Le occupazioni nell’Arneo sono la conclusione di una straordinaria stagione di lotte per il lavoro e per la dignità dell’uomo. Raccontare di quei fatti, di quelle speranze, di quelle conquiste, vuol dire raccontare un sud del mondo che chiede, ora e sempre, che venga ascoltato il suo pensare, il suo conoscere, perché sono tante le strade che si possono percorrere e tanti i nomi di Dio.