Martedì 23 luglio, invece, ci si sposta a Collepasso, al Palazzo Baronale, alle 21, (ingresso gratuito con prenotazione) per “Sete”, uno spettacolo scritto da Walter Prete, con Giorgio Sales, regia di Lorenzo Parrotto. In scena Giorgio Sales, unico interprete di un meccanismo “scellerato” che coinvolge un ventaglio di personaggi: un ristoratore, un imprenditore, un influencer, un trader finanziario, un critico d’arte, in una sorta di gioco al rilancio in cui vince chi riesce ad aumentare di più il valore di un bene essenziale come l’acqua, trasformandolo in un’icona di lusso. Una scrittura a cerchi concentrici in cui gli stessi personaggi, tornano ciclicamente sempre più inebriati dal crescere del desiderio e galvanizzati dall’incapacità di avvertire il bisogno, che però è un indicatore essenziale dell’equilibrio biologico. Partendo da episodi di stretta attualità, passando per la riflessione di Feuerbach e Guy Debord, si giunge alla spettacolarizzazione dell’immagine che per Debord diventa momento della mediazione nel rapporto fra individui, descrivendo la parabola dello slittamento dell’essere in avere e dell’avere in apparire. Assetati di immagini, i personaggi di “Sete” finiscono per non riconoscere più la vera sete, quella legata alla conservazione della vita, che resiste a ogni tentativo di farsi ridurre in cosa.