Giovedì 11 novembre, al Teatro Apollo di Lecce, per la 52^ Stagione Concertistica, la Camerata Musicale Salentina ospiterà “Piazzolla antes y después”, un omaggio al grande compositore argentino, del quale ricorre il centenario della nascita, in compagnia del maestro Héctor Ulises Passarella.
Quattro bandoneòn, un violino e un pianoforte accompagneranno il pubblico in una appassionante panoramica della musica rioplatense, dove si ascoltano i bellissimi tanghi antichi che tanto piacevano a Jorge Luis Borges, insieme a brani di Luis Bacalov (che Héctor Ulises Passarella ha registrato per il cinema), di Piazzolla e dello stesso Passarella.
Un programma pensato per omaggiare il grande maestro argentino Astor Piazzolla, nei suoi cento anni dalla nascita, attraverso il quale si evidenziano i tratti caratteristici della musica argentina di un prima e di un dopo Piazzolla. Il tutto attraverso uno straordinario virtuosismo espressivo.
La formazione, unica in Italia, di più bandoneón (con bandoneonisti tutti provenienti dal Centro del Bandoneón di Roma), con l’arricchimento ineguagliabile del pianoforte e del violino, contribuisce a creare quella sonorità indispensabile per immergersi nella storia di questa musica giovane ma apprezzata in tutto il mondo.
Nato in Uruguay nel 1955, Héctor Ulises Passarella è considerato uno dei più grandi bandoneonisti, nonché uno dei più interessanti compositori di tango moderno. L’inconfondibile suono e la particolare espressività del fraseggio gli hanno fatto conquistare l’ammirazione del pubblico, della critica e di grandi musicisti e cineasti. Passarella arriva in Italia dopo avere vinto importanti concorsi e una borsa di studio di un anno nel nostro Paese. Inizia così la sua carriera in tutta Europa. Memorabile la collaborazione con Luis Bacalov per l’interpretazione di tante colonne sonore, a partire da quella, premiata con l’Oscar nel 1996, del film “Il Postino” con Massimo Troisi.
La sua ricerca musicale non si è mai fermata: ha realizzato trascrizioni per bandoneón di musiche di Bach, Vivaldi, Haendel, Frescobaldi, Bartók e Santorsola e, in ottica moderna, ha arrangiato brani del repertorio del tango tradizionale, sia per bandoneón solo che per bandoneón ed archi. Gli stessi critici musicali, parlando di lui, dicono “Non è tango, è Passarella”.