Per tutta l’estate nella Villa Comunale di Lecce proseguono le rassegne “I Concerti del Conservatorio” e “Tito Schipa Music Factory”, organizzate dal Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce, all’interno di Lecceinscena, rassegna estiva del Comune di Lecce, grazie al finanziamento della Regione Puglia (Legge Regionale 29 dicembre 2017 n. 67, art. 43, comma 3 “Norme in favore dell’Alta Formazione Artistica e Musicale”). Inizio concerti ore 21. Ingresso gratuito e consentito solo ai possessori del Green Pass nel rispetto delle attuali norme anticovid19. Posti limitati con prenotazione obbligatoria nel circuito Eventbrite.it. Info 0832344267 – www.conservatoriolecce.it.
Domenica 8 agosto alle 21 terzo appuntamento del Tito Schipa Music Factory, rassegna interamente ideata e organizzata dagli studenti e dalle studentesse del Conservatorio, che diventano così protagonisti a 360°, sul palco e dietro le quinte, come musicisti e come organizzatori. Nella prima parte del concerto il Sirius Accordion Trio – composto dai fisarmonicisti Michele Bianco, Alberto Nardelli, Piero Secundo – proporrà Armonici respiri, un denso programma che prenderà il via dalla trascrizione della Gogol Suite di Alfred Schnittke per trio di bayan, curata da Giovanni Fanizza, ex studente del Conservatorio. A seguire la Toccata Barbara di Viatcheslav Semionov, tra i più importanti esponenti della letteratura per bayan, Maestoso Mesto di Krzysztof Olczak, Ararà di cui lo stesso compositore Kimmo Hakola scrive che «non significa niente. Sia la musica che il nome hanno lo scopo di provocare reazioni dal pubblico, non rappresentano solo se stessi. Chiudi gli occhi e lascia che la tua mente si muova liberamente e selvaggiamente». Il set sarà concluso da First day of spring di Pavel Baranekun, intriso di influenze balcaniche. Nel secondo set saranno i ritmi e le sonorità delle percussioni ad impadronirsi dell’ambiente con un ensemble composto da Francesco Cosma, Maria Irene Lazzari, Gabriele Leo, Francesco Persano, Francesco Santoro che proporrà Motion n.1, scritto da Nicholas V. Hall, Catching Shadows del compositore messicano-americano Ivan Trevino, Bronx di Emmanuel Séjourné, che, in particolare, richiama un intreccio di suoni tra pelli, bacchette e battito di mani.