È disponibile su youtube il video di “Eco”, composizione di Andrea Falconieri tratta da “Il Più Bel Fiore”, disco strumentale per arciliuto a 14 cori di Luca Tarantino, liutista, compositore, chitarrista e produttore leccese, specializzato nella ricerca e nella riproposta della musica antica, prodotto dall’etichetta discografica del Canzoniere Grecanico Salentino con il sostegno di Puglia Sounds Record 2019 (Regione Puglia – Fsc 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro). Nato da un’idea e con la supervisione di Valeria Girau, il video propone un montaggio, a cura di Carlo Mazzotta, di “schegge” personali di amici e parenti del musicista, molti dei quali hanno collaborato alla genesi e alla produzione del disco. che racconta l’avvento del barocco italiano, attraverso le opere dei maestri collegati alla corte di Papa Urbano VIII Barberini. La prima parte del tour di presentazione si terrà sabato 30 novembre (ore 11 – ingresso libero) nella Sala Coro del Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi di Milano.
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Le musiche, tratte da un anonimo quaderno di liuto, sono composte nella prima metà del ‘600 da alcuni dei più grandi autori dell’epoca: il napoletano Andrea Falconieri, il reggiano Pietro Paolo Melii, il veneziano Johann Hieronymus Kapsperger, il romano Arcangelo Lori e Giuseppe Baglione, figlio del celebre pittore lombardo Cesare. Un disco/concerto – registrato in presa diretta da Valerio Daniele nelle sale del Castello “Volante” De’ Monti di Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce – che prova a restituire all’ascoltatore contemporaneo la suggestione di rivivere un momento storico di grande fermento artistico, il nascere di quell’intensa stagione culturale che gli storici ottocenteschi chiameranno l’Epoca Barocca. Prima del concerto (ore 19) il musicista sarà ospite del Centro Musicale per un incontro/workshop “La chitarra per tutti…dagli ultimi 500 anni”.
Il titolo “Il più bel fiore” è un frammento del motto dell’Accademia della crusca («Il più bèl fiór ne còglie»), adattamento di un verso di Francesco Petrarca («E ‘l più bel fior ne colse», Canz. LXXIII, 36). Così come il compito che si prefigge sin dalla nascita l’Accademia della crusca è quello di selezionare e distillare il più bel fiore, ossia la parte più alta e pura dell’uso della nostra lingua, lo scopo dell’anonimo compilatore del manoscritto di Doni è stato raccogliere in un unico volume la vetta più alta delle composizioni del nuovo stile dei grandi liutisti della sua epoca e della sua terra. Il più bel fiore dell’intelletto è il raggiungimento della capacità di amare. Di amare la conoscenza, il pensiero e la filosofia, di amare le virtù umane, la Natura e Dio che muove ogni atto umano attraverso l’amore.