Dopo la bella prestazione di domenica scorsa al Via del Mare con la Juventus capolista, che ha regalato ai giallorossi il primo punto in casa, Mister Liverani ha cercato di mantenere carichi i suoi anche per la sfida contro l’ultima in classifica, la Sampdoria di Ranieri.
Il tecnico romano sa benissimo che i turni infrasettimanali sono i più ostici, quelli che presentano le incognite maggiori a causa dei turnover a cui spesso si è costretti. “Dobbiamo giocarcela con l’umiltà di chi punta alla salvezza” ricordava ai suoi, proprio perché i blucerchiati hanno disperatamente bisogno di fare punti e alla fine la permanenza in serie A è proprio l’obiettivo dei salentini che, sulla carta, hanno meno qualità dei genovesi.
Infatti la partita è stata dura come il tecnico si aspettava, ma la prestazione è stata buona, grazie anche all’aiuto di chi finora era rimasto in panchina. Trovandosi privo di Farias, Majer e Benzar, e scegliendo di lasciar riposare Mancosu e Babacar, Liverani affida l’attacco a Shakhov e Lapadula, e inserisce Dell’Orco in difesa, Tabanelli e Falco a centrocampo.
Non sprecare quanto di buono fatto – Il tecnico ricorda che in questi scontri salvezza “bisogna capitalizzare gli sforzi che la squadra ha fatto contro le grandi. I due punti conquistati, a San Siro contro il Milan e poi in casa contro la Juventus, non possono essere buttati via con una prova non all’altezza”, e ricorda che la chiave delle buone prestazioni fin qui mostrate sta nel “mantenere quella cattiveria agonistica che fa esaltare le nostre qualità”, sono queste le parole che ripete come un mantra ai suoi uomini. Lui, che crede fortemente nelle capacità del gruppo, li incita con tutta la sua forza durante i 90 minuti di gara, e quando le cose vanno male si assume sempre ogni responsabilità, a volte esagerando come accaduto contro il Milan quando si è beccato un’espulsione.
Costretto alla tribuna, prima del match contro la Juventus ha detto: “La forza del mio gruppo è nella sua totalità, l’importante che non ci siano squalifiche tra i giocatori”, e in effetti i suoi sono riusciti a tener testa alla capolista anche senza il tecnico in panchina, tenendo duro e approfittando delle poche occasioni concesse. Lo spirito combattivo che Liverani riesce a trasmettere ai suoi giocatori in campo fa del Lecce una delle mine vaganti del campionato. I pareggi ottenuti contro il Milan e la Juventus sono proprio frutto di questo atteggiamento e rendono i salentini una delle squadre su cui puntare per l’alta facilità con cui riescono a cambiare le sorti di ogni match.
Squadra vera e consapevole – Le doti che i salentini riescono a mettere in campo a ogni partita fanno sperare bene per l’obiettivo salvezza visto che la squadra continua a migliorare. La voglia di lottare e la personalità, mostrate in molte occasioni, sono diretta espressione del carattere del tecnico che riesce bene a trasmettere la sua idea di calcio ai giocatori. Liverani ha preparato il match alla perfezione e sono due gare consecutive senza sbavature e dubbi, “C’è una montagna da scalare” aveva detto, e infatti il Lecce che si è presentato al Marassi è una squadra sicura delle proprie possibilità e mai in soggezione, come ha sempre fatto vedere in trasferta. Adesso, con la consapevolezza aggiunta che la panchina può dare delle alternative di peso, si veda l’ottima prestazione di Shakhov. Purtroppo l‘espulsione di Tatchtsidis, maturata a seguito di un cartellino giallo di troppo per le inutili proteste del greco nel primo tempo, ha fatto sbandare un po’ la squadra nel finale che al 92’ ha ceduto sotto la disperata pressione dei Doriani.
Più che ai due punti persi, si deve guardare al fatto che la squadra continua a stupire con la sua attitudine a dominare il campo e a mostrare un bel gioco, giocando quasi a memoria. La voglia di restare in Serie A deve essere canalizzata con la determinazione nel voler imporre il proprio gioco, convinti che il lavoro che Liverani sta svolgendo porterà presto i suoi frutti.
Sembra di vedere il Lecce dello scorso anno. La squadra è quasi a regime e presto per i tifosi ci sarà da divertirsi.