Io non l’ho interrotta: giornalismo, comunicazione, politica a Lecce e Corigliano d’Otranto
Inserito da admin il 4 Lug 2018 | Nella categoria Magazine | Ci sono 0 Commenti
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Io non l’ho interrotta è il giocoso e provocatorio titolo della rassegna di giornalismo e comunicazione politica che dal 5 al 7 luglio si svolgerà tra e Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce. Tra gli ospiti i direttori Marco Damilano (L’Espresso), Marino Sinibaldi (Rai Radio3), Luca Sofri (IlPost), il conduttore di Un giorno da Pecora Giorgio Lauro, i giornalisti e inviati Angela Mauro (HuffingtonPost), Francesca Paci (La Stampa), Giovanna Pancheri (SkyTg24), Filippo Ceccarelli (La Repubblica), Federico Mello (Un Giorno da Pecora), Antonio Sofi (Rai 3), Antonello Caporale (Il Fatto Quotidiano), Paolo Celata (La7), Matteo Tacconi (freelance – Radio Svizzera Italiana), Bruno Mastroianni (La Grande Storia – Rai 3), Gabriele De Giorgi (LeccePrima.it), Fulvio Totaro (TgrPuglia), Matteo Grandi (Piacere Magazine), i comunicatori politici Francesco Nicodemo, Dino Amenduni e Franco Liuzzi, la sociolinguista Vera Gheno, i professori e ricercatori universitari Edoardo Novelli, Daniele De Luca, Ilenia Colonna, Ubaldo Villani Lubelli, Luca Bandirali, l’economista del Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea Andrea Conte, i registi Paolo Pisanelli e Davide Barletti.
Dal 2015, attraverso un ricco calendario di incontri, dibattiti e presentazioni, la rassegna indaga l’attuale situazione della comunicazione politica in Italia, con incursioni in Europa e negli Stati Uniti, attraverso l’analisi del linguaggio e dei social, delle parole e dei comportamenti dei giornalisti e della classe politica. Il programma ospiterà seminari mattutini (dalle 10 alle 13) alle Officine Ergot di Lecce – validi anche per il rilascio dei crediti formativi professionali per gli iscritti all’Ordine dei giornalisti – e incontri serali (dalle 20 a mezzanotte) nel Castello Volante De’ Monti di Corigliano d’Otranto. Gli incontri sono tutti a ingresso libero e gratuito.

La rassegna è ideata e organizzata dalla Cooperativa Coolclub e dal Comune di Corigliano d’Otranto in collaborazione con l’Alambicco, Conversazioni sul Futuro, ArgentoVivo – Collettivo Fotografico, CoreACore, Ordine dei giornalisti della Puglia e con il sostegno del Comitato Regionale per le Comunicazioni (Co.Re.Com.) Puglia e di alcune aziende private. Info iononlhointerrotta.com – 3394313397


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Il programma dei seminari alle Officine Ergot di Lecce (dalle 10 alle 13) ospiterà “Le campagne elettorali in Italia” con Edoardo Novelli e Franco Liuzzi (giovedì 5), “Litigare stanca. Fare e comunicare politica al tempo dei social” con Vera Gheno, Bruno Mastroianni e Francesco Nicodemo (venerdì 6) e “Crisi sui media. Crisi dei media” con Ilenia Colonna e Luca Bandirali (sabato 7).

Nel Castello Volante di Corigliano d’Otranto, dove saranno allestiti anche stand gastronomici e un mercatino con libri e il variegato merchandising della rassegna, il programma prenderà il via giovedì 5 alle 20 con “Il lato oscuro delle notizie. Bufale, postverità, big data e fact-checking” con Luca Sofri (Direttore IlPost.it), Federico Mello (giornalista e scrittore), Edoardo Novelli (professore di Comunicazione Politica all’Università degli studi Roma Tre. Promotore e Responsabile dell’Archivio degli Spot Politici) e Dino Amenduni (Comunicatore Politico). A seguire “Dazi Amari: Trump dentro e fuori l’America” con le inviate Giovanna Pancheri (SkyTg24) e Francesca Paci (La Stampa), Daniele De Luca (professore di Storia delle relazioni internazionali all’Università del Salento) e il giornalista Gabriele De Giorgi (LeccePrima.it). Dalle 22.30 il professore Luca Bandirali (docente “Teorie e Tecniche del linguaggio audiovisivo” all’Università del Salento) immergerà il pubblico nella “New italian epic” parlando delle serie tv Gomorra, Suburra, Il Miracolo e 1992/1993. In chiusura per “La notte della Prima Repubblica” sarà proiettato “Enrico Berlinguer. Conversazioni in Campania”, un documentario di Paolo Pisanelli.

Venerdì 6 luglio si parte alle 20 con “La nuova Europa: in fondo a destra” con Matteo Tacconi (giornalista freelance), Andrea Conte (economista e Project Leader Commissione Europea), Antonello Caporale (Il Fatto Quotidiano) e il giornalista e ricercatore Ubaldo Villani-Lubelli. A seguire il conduttore radiofonico Giorgio Lauro racconterà “Un giorno da pecora”, il talk show più irriverente della radio, mentre il giornalista e autore tv Antonio Sofi in “Fatal Error”, spiegherà “le cose da non fare quando stai sui social network”. Dalle 22.30 Francesco Nicodemo (comunicatore politico), Bruno Mastroianni (giornalista, autore televisivo e social media manager), Matteo Grandi (giornalista e autore televisivo) e Vera Gheno (sociolinguista e responsabile twitter Accademia della Crusca) si confronteranno su “La disinformazia del Far Web. È possibile una disputa felice?”. In chiusura per “La notte della Prima Repubblica” sullo schermo “Non c’era nessuna signora a quel tavolo. Il cinema di Cecilia Mangini”, un documentario di Davide Barletti e Lorenzo Conte.

Sabato 7 luglio dalle 20 si parlerà di “Scena e retroscena” con Filippo Ceccarelli (La Repubblica), Angela Mauro (Huffington Post) e Fulvio Totaro (TgrPuglia). A seguire “Il racconto della crisi infinita” con Paolo Celata (TgLa7), Marino Sinibaldi (Direttore Rai Radio3), Antonio Sofi (giornalista e autore tv) e Marco Damilano (Direttore L’Espresso) che chiuderà il festival con il suo monologo “Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia”, tratto dall’omonimo volume pubblicato da Feltrinelli. Via Fani è stato il luogo del nostro destino. La Dallas italiana, le nostre Twin Towers. Nel 1978, l’anno di mezzo tra il ’68 e l’89. Tra il bianco e nero e il colore. Lo spartiacque tra diverse generazioni che cresceranno tra il prima e il dopo: il tutto della politica – gli ideali e il sangue – e il suo nulla. Il sequestro di Aldo Moro ha segnato la fine della Repubblica dei partiti. Marco Damilano torna su quell’istante, le nove del mattino del 16 marzo 1978, in cui il presidente della De fu rapito e gli uomini della sua scorta massacrati.

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