Dal 18 al 21 luglio, nel cuore del Salento, si rinnova a Specchia l’appuntamento con la 15esima edizione de La Festa di Cinema del reale ideata da Big Sur e diretta da Paolo Pisanelli. Tra proiezioni, prime italiane, seminari, laboratori di creazione, installazioni immersive, performance e live set, La Festa di Cinema del reale vola quest’anno di castello in castello riconfermandosi un progetto culturale in grado di dar vita ad un’esperienza collettiva che si realizza in luoghi unici e in clima di grande informalità e vicinanza tra gli autori, produttori, direttori di festival e il pubblico.
Il quartier generale a Specchia abbraccia la piazza e Castello Risolo, palazzo cinquecentesco il cui atrio si trasforma per quattro giorni nella sala sotto le stelle della Festa che conduce gli autori e il pubblico in un viaggio unico di conoscenza e di scoperta verso i territori più affascinanti dell’immagine fissa e in movimento. Nell’edizione 2018 sono facce / guerre / mutamenti le tracce che ispirano il programma e dettano il ritmo di proiezioni originali e creative, capaci di raccontare le trasformazioni della società in cui viviamo.
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“Alla Festa di Cinema del reale facciamo un gioco spericolato: scegliamo tre parole che significano tutto e niente, tre parole che possono anche sembrare abusate e retoriche… ma noi sappiamo che sono piene di sensi, ci facciamo incantare dal loro suono e dalle loro forme. Poi, vittime di questo incantamento, proviamo a immaginare cosa possiamo raccontare con queste parole, quali immagini suoni movimenti risvegliano. Questo rito di riuso e riciclo delle parole fa nascere nuove visioni dentro di noi, suscita l’attenzione di molte persone e artisti che vengono attratti magicamente. Le tre parole rivelano sogni, paure, desideri di tutto il mondo”, racconta Paolo Pisanelli, direttore artistico della manifestazione.
“Nei tre castelli abitati dalla Festa di Cinema del reale si aggirano molti spiriti dell’arte contemporanea e si verificano scontri e incontri creativi illuminati dalla luce di grandi autori e autrici come William Klein, Cecilia Mangini, Lech Kowalsky anche giovanissimi come Muhammad Najem che con le loro opere hanno contribuito a mutare la conoscenza e le possibilità di espressione di immagini fisse e in movimento. La Festa di Cinema del reale si pone sempre il grande obiettivo di raccontare le realtà che viviamo, luci e ombre, e vuole festeggiare la gioia di vivere e la creatività di tutte le persone che hanno contribuito a realizzare una festa così esplosiva, che nel 2018 compie quindici anni”, conclude il direttore artistico.
La Festa di Cinema del reale è un festival del cinema libero, non convenzionale, ricco di narrazioni e di sconfinamenti come dimostra il programma di quest’anno con date che precedono e seguono la manifestazione a Specchia. Nome di punta, il regista e fotografo William Klein, a cui La Festa di Cinema del reale dedica una retrospettiva. William Klein, classe 1928, è stato un innovatore nel campo della fotografia e del cinema. Il suo articolato percorso artistico attraversa il campo della pittura, della moda, dell’etnografia applicata all’immagine in movimento, passando per la grafica e il design. Riconosciuto come uno dei fotografi più importanti del XX secolo, Klein ha rinnovato anche il linguaggio del cinema nei documentari che ha diretto e in cui rivela un occhio critico nei riguardi della società americana contemporanea. La 15esima edizione de La festa di Cinema del reale celebra il genio e lo sguardo controcorrente di William Klein dedicandogli una festa inaugurale lunedì 16 luglio al Castello Volante di Corigliano d’Otranto, che ospiterà alcune proiezioni e un’installazione fotografica incentrata sul tema del ritratto, con immagini tratte dall’archivio Klein. Una selezione di film dell’autore saranno presentati nei giorni successivi a Specchia e giovedi 26 luglio ad Andrano, in collaborazione con Barezzi Summer Luce Festival.
Tra le riconferme Lech Kowalsky, già ospite dell’edizione 2014, grande film-maker di strada, on the road, che mette in scena i suoi viaggi e la casualità degli incontri nei suoi straordinari film. A distanza di quattro anni, Kowalsky torna nel Salento con I pay for your story, un’opera filmica che racconta i grandi cambiamenti oltreoceano dell’era trumpiana. Sarà presente anche Cecilia Mangini, colonna portante della Festa di Cinema del reale, una delle figure più significative della storia del cinema italiano, inarrestabile pioniera del cinema documentario. Prima donna a girare documentari nel dopoguerra, l’opera di Cecilia Mangini è negli ultimi anni al centro di un lavoro di indagine, ricerca e divulgazione da parte di OfficinaVisioni e Big Sur, promotori del progetto Cecilia Mangini – visioni e passioni.
Si rinnova anche anche la preziosa collaborazione con Wanted – Cinema che quest’anno presenta opere come Dancer del regista Steven Cantor, ritratto del danzatore ucraino Sergei Polunin.
Non solo le luci dei proiettori a disegnare lo spazio della Festa di Cinema del reale. Le visioni cinematografiche riverberano anche nelle sezioni Sguardi e Visioni, grande contenitore in cui convergono installazioni ambientali e arti visive; nelle colazioni con gli autori e nei laboratori di formazione “in pillole”, agili e coinvolgenti, che trasformano la permanenza a Specchia in un’esperienza di partecipazione unica. Così il festival finisce per diventare un immenso cantiere a cielo aperto che da mattina a sera è in grado di far vibrare luoghi insoliti per la fruizione dei linguaggi dell’audiovisivo e delle arti performative.
Ad arricchire la programmazione gli Extra, una rosa di attività collaterali che si tengono a Specchia nei giorni del festival, come lo spettacolo della rassegna Il Teatro dei Luoghi Fest di Teatro Koreja con l’attore premio Ubu 2017 Roberto Latini. E ancora concerti, mostre, mercatini, presentazioni di libri e altre narrazioni vengono inseriti del circuito dell’evento, comunicati e valorizzati entro un’unica piattaforma creativa che si conclude sabato 21 luglio con un mitico party diffuso fino all’alba, quest’anno frutto della collaborazione con Fuck Normality Festival.