Da venerdì 8 luglio a venerdì 29 luglio (ore 21 – ingresso libero) a Martano, località Kurumuny, in provincia di Lecce, torna puntuale come ogni estate “Sentieri a Sud”, la rassegna dedicata alle produzioni e agli attraversamenti culturali, tra musica e poesia, documentario e racconto, cultura antica ed evoluzioni moderne. Uno spazio di confronto in un luogo ricco di storia e di storie. “Sentieri a Sud” nasce con l’idea di offrire, in uno spazio fisico e un luogo dell’anima, idee e visioni su una terra che è lembo estremo ma anche crocevia di popoli: raccontare un territorio mutato, percorso da numerose correnti che cercano espressione. La rassegna – organizzata dalla casa editrice Kurumuny e patrocinata dal comune di Martano all’interno del cartellone estivo – propone quattro “sentieri” che ospiteranno, tra gli altri, Silvia Rizzello, Nabil Bey dei Radiodervish, Francesca Malerba, Franco Ungaro, Mascarimirì, Mimmo Epifani e José Barros.
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Il programma prenderà il via venerdì 8 luglio (ore 21 – ingresso libero) con il primo sentiero che vedrà come protagonista Silvia Rizzello e il suo recente libro “Favola agrodolce di riso fuorisede”. L’autrice discuterà con Nabil Bey (voce e autore dei Radiodervish) e Mauro Zacheo (associazione Philos). Modera la giornalista Lara Napoli (IMovePuglia). In una concezione circolare del tempo che è tutta africana, l’improvvisa dipartita di Thérèse è occasione di ritorni: di un viaggio emozionale a ritroso negli anni, fino ai primi Novanta, quando Bari è città di transito e frontiera, vivace laboratorio urbano di scambio interculturale che assiste, con lo sbarco dei primi ventimila albanesi, all’arrivo di un’epoca nuova. A seguire oriental dj set a cura di Nabil Bey che propone un viaggio senza confini mescolando sonorità arabe dalle mille e una notte con la più accattivante e moderna dance tecno e hip hop che anima le oriental dj session dei più noti dancing club mediorientali.
Giovedì 14 luglio (ore 21 – ingresso libero) secondo sentiero con la presentazione del libro “Salento rock. Andati via senza salutare” di Francesca Malerba. Interverranno Davide Potente (scrittore, sceneggiatore) e Serenella Pascali (esperta politiche sociali). A seguire indie rock dj set a cura di Magia. Alla fine degli anni ’80, Galatina non è davvero un paese per giovani. Ben prima del boom che ne farà una cartolina patinata per turisti, il Salento è tutto preso dallo sforzo di darsi una lucidata di rispettabilità, rinnegando a ogni costo uno scomodo passato contadino. Così si finisce per perdere la propria anima; o così la pensa Antonio, insofferente al giudizio conformista della gente, con l’idea vaga che la vita sia altrove. È fra i ragazzi come lui che l’eroina s’insinua seducente, e prende potere e presto imperversa e miete vittime, come una piaga biblica. A tessere le fila del racconto è Cristina, narratore tutt’altro che onnisciente, che nella Galatina di quegli anni vive il suo tragico delicatissimo romanzo di formazione, fra i sogni di una liceale di provincia e la distanza siderale dal mondo dei grandi’, da un’educazione impartita a divieti e interdizioni. “Non è la droga la protagonista di questo romanzo. Sono i giovani di vent’anni fa. Gli stessi disagi, reazioni e destini diversi. Il punk rock e il grunge. La passione e il disimpegno. Le regole e la trasgressione. La siringa e la chitarra, o tutte e due. Un passato troppo recente per essere dimenticato”.
Venerdì 22 luglio (ore 21 – ingresso libero) il terzo sentiero sarà dedicato alla musica con la presentazione dei progetti discografici – sostenuti da Puglia Sounds Record – “Mar da Lua” con Mimmo Epifani, José Barros e Giuseppino Grassi e “Pizzica dance hall party” dei Mascarimirì.
Mar da lua è frutto di una profonda e attenta ricerca, che mette in evidenza le affinità di due culture musicali, quella portoghese e quella del Sud Italia. Si assiste così a una vera e propria fusione delle due tradizioni, dove i brani del Sud Italia vengono interpretati dagli strumenti tipici portoghesi di José Barros e quelli afferenti al repertorio portoghese, suonati con gli strumenti a corda di Mimmo Epifani. La contaminazione proposta è un disco-percorso che accompagna l’ascoltatore, passo per passo, nel vasto repertorio tradizionale dei due Paesi, talvolta con la leggerezza e la melanconia del Fado, talvolta con il ritmo trascinante della pizzica.
Grazie al progetto “Pizzica Dance Hall Party” – prodotto da Claudio Cavallo Giagnotti e Dilinò – la musica per feste tradizionali si sposta nei club e usa come linguaggio quello del Sound System. Questo linguaggio fatto per ballare giunge così, dalle corti e dalle case di un tempo – quando la musica terapeutica “curava” le tarantate – alle moderne location internazionali. Nel disco vengono utilizzate una serie di tracce audio che sono vera storia della musica salentina per produrre nuovi brani originali dal sapore antico. Si è partiti dalle origini, dalle voci raccolte sul campo all’epoca delle loro manifestazioni sul territorio: voci storiche come quelle di Nicetta Petrachi “Simpatichina”, degli Ucci, de li Zimba di Aradeo. Il disco è ispirato alle ricerche fatte a partire dagli anni ’50 da Alan Lomax, Diego Carpitella ed Ernesto De Martino e proseguite dai ricercatori salentini come Brizio Montinaro e Luigi Chiriatti. Inoltre compaiono le voci delle famiglie Rom Salentine raccolte da Claudio “Cavallo”.
Venerdì 29 luglio (ore 21 – ingresso libero) il quarto e ultimo sentiero ospita la presentazione di “Vado a Lecce. Artisti, storici e scrittori in giro per la città” di Franco Ungaro. Il curatore del volume incontrerà Teo Pepe (giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia) e Luigi Chiriatti (direttore editoriale di Kurumuny e direttore artistico de La Notte della Taranta). Nel corso della presentazione gli attori dell’Accademia Mediterranea dell’Attore proporranno le letture di alcuni stralci del libro. A seguire performance live con Pino Ingrosso, tenore salentino storico collaboratore del Premio Oscar Nicola Piovani.
L’ultima avventura letteraria di Franco Ungaro prosegue, dopo Lecce sbarocca, lungo il solco della narrazione urbana. Con “Vado a Lecce. Artisti storici e scrittori in giro per la città” ha raccolto e selezionato testi di oltre quaranta autori, salentini e non, che dagli anni Quaranta a oggi hanno raccontato Lecce attraverso parole, canzoni e poesie, articoli e saggi. Come scrive Massimo Bray nella prefazione «la multiforme raccolta di Ungaro non si limita certo a questo: mescola generi e lingue diverse – marble floor e marble stairs sono ciò che colpisce l’immaginazione di Lee Ranaldo in Lecce, Leaving, mentre il grande tenore Tito Schipa canta in salentino la sua Lecce gentile e beddha come un vero e proprio paradisu ‘nterra – e ci offre allo stesso tempo un affresco della città che narra sé stessa attraverso i suoi artisti, scrittori, giornalisti e poeti, e un mosaico di impressioni fugaci, emozioni, meditazioni scaturite dalla penna dei viaggiatori che l’hanno visitata».
«Ci piace pensare che questa rassegna sia una chiave di lettura, un modo per entrare in una terra in punta di piedi, a scoprirne criticità e bellezze», sottolineano dalla casa editrice Kurumuny. «La ricerca di uno sguardo altro, attraverso le nuove voci di questa “isola sonante”. Il Salento è finis terrae e può offrire orizzonti, luci, profumi, sapori e calore umano anche attraverso una rassegna di musica e letteratura al chiaro di luna».