Tutto esaurito per il concerto che Daniele Silvestri terrà mercoledì 23 marzo sul palco del Teatro Politeama Greco di Lecce. Il cantautore romano proporrà alcune canzoni che hanno accompagnato la sua carriera e i brani del suo ultimo lavoro discografico “Acrobati” uscito pochi giorni fa per Sony Music. L’accoglienza ricevuta da “Quali Alibi”, il singolo che ha anticipato l’album, testimonia la grande attesa di pubblico e media. Il brano è entrato subito in alta rotazione nelle playlist dei maggiori network radiofonici mentre il videoclip – interamente girato nel Salento dal regista Fernando Luceri con la produzione di Passo Uno – ha già superato quasi 1milione di visualizzazioni. “Acrobati” arriva a cinque anni da S.C.O.T.C.H. e dopo il grande riscontro avuto con “Il padrone della festa”, il progetto che l’ha visto protagonista assieme a Max Gazzè e Niccolò Fabi. Dopo l’uscita dell’album è partito il primo tour teatrale della carriera di Silvestri, che toccherà tutte le regioni italiane. Oltre alla data leccese, organizzata da MusicOne, Coolclub e MollyArts, il cantautore si esibirà in Puglia anche al Teatro Petruzzelli di Bari (21 marzo).
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“Acrobati” è un disco acrobatico anche per come è nato: da un iPhone pieno di appunti musicali, di idee, che partendo da uno studio di Lecce la scorsa estate, ha viaggiato fino a ritrovarsi al chiuso di una sala di registrazione dove si è fatto ascoltare germogliando e facendo germogliare un flusso inesauribile di musica. Jam che diventavano sessioni, armonie, melodie, break che si condensavano in canzoni. Musicisti in tondo a suonare ogni nota come se fosse sempre la prima e anche l’ultima, una serie di take fissate su hard disk che davano già il volto a un disco pieno di spunti, di idee, di libertà. Di acrobazia in acrobazia diciotto di queste canzoni si sono fatte avanti e si sono tuffate nel disco iniziando ad abitarlo, e rendendolo in poche settimane quello che è oggi: 74 minuti di musica, un piccolo mondo da esplorare e da ascoltare per quanto sa raccontarci. E quell’idea di equilibrio quasi perfetto tra reale e fantastico la si ritrova anche nella copertina “acrobatica” realizzata da Paolino De Francesco: da un ipotetico aeroplano si osserva un cielo tessuto di fili sottilissimi, in cui si muovono figure immerse nella loro straordinaria quotidianità, come a dire che quella di “camminare sul filo” è una pratica che riguarda, ogni giorno, tutti noi. Ma “Acrobati” non sarebbe un disco di Daniele Silvestri se questo “stare in bilico” non fosse affrontato con la giusta leggerezza e, soprattutto, con quell’ironia che da sempre contraddistingue la sua produzione. Un album straordinariamente ricco di contenuti e di musica, da cui emergono limpidi l’entusiasmo e l’urgenza creativa di Silvestri. Un sound potente, che spazia agilmente tra generi diversi, dal rock, al funky, dalla canzone d’autore all’elettronica. Il disco ha coinvolto più di quindici musicisti e vede alcuni featuring d’eccezione: Caparezza, che con Silvestri firma “La guerra del sale”, Diodato, Dellera, i Funky Pushertz, Diego Mancino.