Proseguono anche a Lecce gli appuntamenti che anticipano la quinta edizione del Medimex, il salone dell’innovazione musicale che si terrà a Bari dal 29 al 31 ottobre. Da venerdì 16 a domenica 18 ottobre le Officine Cantelmo ospitano, infatti, la prima edizione del Lecce World Festival, realizzato in collaborazione con la rassegna Folkbooks e con il progetto Dama – Danze e musiche dal Salento, con la direzione artistica di Antonio e Vincenzo Santoro e con il sostegno del Comune di Lecce nel ambito delle attività di Lecce Capitale Italiana della Cultura 2015 e Puglia Sounds. L’articolata programmazione del festival proporrà incontri, concerti, presentazioni, proiezioni, danze e una mostra sugli oggetti sonori della tradizione popolare pugliese. Tra gli ospiti Maurizio Agamennone, Officina Zoè, Mino De Santis, Trio Mirkovic, Rachele Andrioli, Vito De Lorenzi, Dario Muci, Rocco Nigro, Mauro Semeraro, le sorelle Gaballo, Rocco De Santis e Simone Franco con un omaggio ad Antonio Verri, Alessandro Portelli, Ensemble di Terra d’Otranto, Giovanni Amati. L’ingresso è gratuito.
Si parte venerdì 16 alle 17 con “Da Sud a Sud. La musica popolare come elemento di congiunzione tra il Salento e l’Argentina”, una presentazione delle ricerche di Marina Gabrieli. Alle 18 il ricercatore Giovanni De Zorzi e l’etnomusicologo Maurizio Agamennone presenteranno Musica ed estasi. L’ascolto mistico nella tradizione sufi nuovo volume di Jean During, etnomusicologo e orientalista di fama mondiale. A seguire During e De Zorzi si esibiranno in un concerto di musiche sufi e spirituali d’area mediorientale e centroasiatica. Alle 20, Nicola Scaldaferri, etnomusicologo dell’Università di Milano, presenterà il volume con cd “Spania Pipa e la canzone urbana di Korça”, uno dei più rilevanti e meno conosciuti repertori dei Balcani, molto vicino al rebetiko greco. In chiusura di serata Passo a Sud, una creazione originale di danza e musica ispirata alla pizzica e al Tarantismo salentino. Lo spettacolo nasce dall’incontro tra la Nuova Danza Popolare della Compagnia Tarantarte, diretta da Maristella Martella, e la ricerca musicale degli Officina Zoè.
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Sabato 17 ottobre si parte alle 17 con L’Italia delle tradizioni, dei saperi, delle pratiche locali, presentazione dei progetti “Rete italiana per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale” e “Memorie immateriali” alla presenza di Gabriele Desiderio, responsabile Ufficio Progetti dell’Unione Nazionale Pro Loco Italiane. A seguire concerto del cantautore Mino De Santis. Alle 19 Paolo Apolito e Maurizio Agamennone presenteranno il volume Lettere da una tarantata di Annabella Rossi. A seguire lo spettacolo L’antropologo a domicilio nel quale l’autore Apolito si interroga sulle ragioni più profonde delle pratiche musicali e delle relazioni di fratellanza che la condivisione della musica è solita generare. Dalle 20.30 Marco Lutzu presenterà il suo recente volume Musiche tradizionali di Aggius. Alle 21 spazio alla musica del Trio Mirkovic con ibridazioni tra matrici balcaniche e repertori antichi. In chiusura Rachele Andrioli, Vito De Lorenzi, Dario Muci, Rocco Nigro, Mauro Semeraro e le sorelle Gaballo proporranno un viaggio sonoro, fatto di storia, cultura e suoni provenienti da zone differenti del Salento.
Domenica 18 ottobre la giornata conclusiva partirà alle 18 con la presentazione del volume “Roberto Leydi e il Sentite buona gente. Musica e cultura nel secondo dopoguerra” di Domenico Ferraro (storico della filosofia dell’Università di Roma 2) su una memorabile esperienza di ricerca e spettacolo promossa dai due padri fondatori della moderna etnomusicologia italiana. A seguire lo spettacolo “Il pane sotto la neve. Omaggio ad Antonio Verri” con Rocco De Santis (voce e alla chitarra), affiancato dall’attore Simone Franco e da Mattia Manco (pianoforte e fisarmonica) e Doriano Longo (violino). Alle 20 Alessandro Portelli, il più originale e infaticabile esploratore dell’America e delle sue profonde radici culturali, presenterà Badlands. Springsteen e l’America: il lavoro e i sogni. Alle 21 appuntamento con Ensemble di Terra d’Otranto con un progetto speciale messo in scena con lo scopo di riportare alla luce e diffondere le opere più significative degli autori dell’antica Terra d’Otranto. Alle 22 sempre il professore Portelli presenterà Alan Lomax e il “viaggio in Italia” (1954-55), dialogo sulla prima campagna di ricerca sulla musica tradizionale italiana. Il festival si concluderà con il concerto Suoni e canti della Bassa Murgia, progetto speciale diretto da Giovanni Amati con una piccola orchestra popolare di 15 elementi, fra anziani custodi della tradizione e giovani ripropositori di uno dei territori musicalmente più vivaci e interessanti della Puglia.