Tra il 1990 e il 1997, il gruppo rock italiano Litfiba ha pubblicato quattro album detti “Tetralogia degli elementi”. Essi rappresentavano i quattro elementi naturali descritti anche dal filosofo Anassimandro. “El Diablo” celebrava il fuoco, “Terremoto” la terra, “Spirito” l’aria e “Mondi Sommersi” l’acqua.
Sabato 1 agosto, i Litfiba, saranno a Torre Regina Giovanna di Apani per il Festival Baccatani Wave con una tappa del tour estivo “Tetralogia degli elementi live”. Dopo il successo del tour invernale che ha registrato ovunque il tutto esaurito, Pierò Pelù e Ghigo Renzulli saranno ancora insieme per dare nuova linfa ad alcuni dei brani più rappresentativi degli anni ‘90 e ricreare quel rituale energetico che contraddistingue il sound del loro progetto discografico.
Il gruppo formatosi a Firenze nell’ottobre del 1980 nasce dall’incontro di cultori del genere punk, rock e soprattutto new wave. Il loro suono anni ottanta è una personale chiave di lettura della new wave stessa e difatti la band si impone come una vera e propria “wave rock mediterranea” capace di coniugare il fascino etnico dei suoni mediterranei con la spigolosità delle atmosfere dark anglofone. Negli anni novanta, invece, i Litfiba si propongono prima con un grintoso e selvaggio rock latineggiante, successivamente con un più facile pop-rock riscuotendo ampio successo commerciale ma portando anche aspre critiche dai fan storici della band. Scioltasi per varie motivazioni, l’11 dicembre 2009 è stata annunciata la reunion tra Ghigo Renzulli e Piero Pelù tramite un comunicato sul sito ufficiale del gruppo.
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Durante i concerti del tour “Tetralogia degli elementi live” i Litfiba propongono una scaletta sempre diversa pescando tra i brani dei quattro lavori discografici. “Il Diablo”, che getta le basi per la costruzione della tetralogia che prenderà corpo negli anni successivi, è il disco che fa raggiungere ai Litfiba il grande pubblico. Il disco è caratterizzato da pezzi di denuncia, come “Woda Woda”, sulla penuria di acqua sul pianeta. “Terremoto”, pubblicato nel 1993 si concentra sulla critica sociale e politica, influenzato da Tangentopoli. Il terzo album, pubblicato l’anno successivo, è “Spirito”, un disco con una profonda critica politica e sociale, meno sarcastica e più diretta, con influenze latine che si mischiano con il rock più classico. “Mondi sommersi” è il quarto brano della tetralogia. Questa produzione proietta il gruppo verso un rock più melodico e sperimentale, legato all’influenza delle musiche anglosassoni.