Mercoledì 5 agosto nell’ex Convento degli Agostiniani di Melpignano, in provincia di Lecce, il cantautore romano Alessandro Mannarino apre la seconda edizione del So What Festival, organizzato dall’Associazione culturale Altatensione con il patrocinio del Comune di Melpignano. Il concerto è l’unica data pugliese del fortunato tour “Corde 2015”. Strat ore 21.30, ingresso 15 euro + prevenita.
Il cantautore romano ha dato infatti nuova vita al progetto “Corde” che nel 2013, con un sold out dopo l’altro, aveva incantato il pubblico. Ora, con “Corde 2015”, Mannarino fa tappa sui palchi di tutta Italia per portare in scena uno spettacolo totalmente rinnovato. A dare un nuovo vestito musicale ai brani più amati del suo repertorio saranno le corde, protagoniste assolute di questo show. «Quello che cercherò di fare – racconta Mannarino – sarà soprattutto far risuonare le corde profonde degli spettatori, attraverso quei suoni organici e vivi che escono fuori dalle vibrazioni dei legni e di chi li suona. Uno strumento biologico, come una chitarra, un tamburo o un violino, somiglia molto a un corpo umano, teme il freddo e il caldo, parla piano e urla forte, sa cantare a piena voce e sa anche sussurrare. Questi pezzi di legno, pelle, corde si incastrano bene con gli esseri umani e sono strumenti in grado di tradurre meglio di altri l’anima in suono».
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Le chitarre sono suonate da Tony Canto (già produttore artistico del cantautore), Alessandro Chimienti e Alessandro Mannarino. Nicolò Pagani al contrabasso. Francesco Arcuri, polistrumentista, suonerà il violoncello, la sega sonora, alcune percussioni e si occuperà della parte elettronica. Al violino, tamburo battente e voce femminile, Lavinia Mancusi. Gli strumenti a corde si appoggeranno sulle ritmiche del percussionista polistrumentista Daniele Leucci.
Oltre 60.000 copie vendute con i tre album “Bar della rabbia” (2008), “Supersantos” (2011) e “Al Monte” (2014). Solo l’ultimo tour ha richiamato un pubblico di oltre 40.000 persone. Vincitore del Premio Gaber e Premio Siae come miglior artista emergente. Due partecipazioni al Concertone del Primo Maggio di Roma. Un tour negli Stati Uniti e in Canada (Hit Week Festival insieme a Subsonica e Negrita). Autore dell’arrangiamento della sigla di Ballarò e Vincitore al Magna Grecia Film Festival per la colonna sonora del film “Tutti contro Tutti”. Vincitore, con il brano “Scendi Giù”, del Premio Amnesty International Italia 2015 per il miglior brano sui diritti civili.
So What è un festival di musica indipendente, crocevia di culture ed emozioni. È una grande festa che ospita artisti distanti da schemi mainstream e un’opportunità per artisti emergenti. Mentre spesso l’etichetta conta più del contenuto, So What Festival vuole raccontare il lavoro di persone che decidono di intraprendere percorsi “scomodi”, spesso in salita, pur di tutelare l’autenticità e la credibilità del loro operato. So What Festival intreccia forme d’arte diverse e apparentemente distanti, rafforzandole e creando uno spazio magico e fuori dal tempo, un luogo in cui lo spettatore smette di essere tale e vive un’immersione creativa lunga tre giorni. Dopo un giorno di pausa si ricomincia con una due giorni tra i suoni del rock indipendente italiano e le vibrazioni del raggae e dell’hip hop. Venerdì 7 agosto (ore 21.30 – ingresso 8 euro + dp) il palco del So What ospiterà la musica dei post CSI (Massimo Zamboni, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali e Angela Baraldi) che proporranno i brani di “Breviario partigiano”, un progetto che racconta una storia privata in una Storia nazionale; in apertura spazio alla cantautrice Sofia Brunetta, che ha da poco pubblicato il suo disco d’esordio “Former”, e ai Fonokit, storica band indie – rock salentina che dopo “Amore o Purgatorio” è tornata pochi mesi fa con il concept album “Fango e Bugie”.
Sabato 8 agosto (ore 21.30 – ingresso 6 euro + dp) serata conclusiva con Mezzosangue, rapper romano che ha rivoluzionato l’underground (e non solo) italiano; Uochi Toki, duo rap/elettronico, tra le cose più particolari e innovative uscite ultimamente in Italia; Black Star Line Sound System, attivo sulla scena italiana e internazionale sin dal 1998; Indubstry, la dub band campana attiva dal febbraio 2010 e che in questi anni ha partecipato ai più importanti festival reggae e dub, e Float a Flow, un collettivo hip-hop nato a Bologna e formato dai tre rapper salentini D.one, Karlino e Neos e dal producer GSQ aka Ventreianca.