L’Arci Rubik di Guagnano ospita martedì 11 novembre sul proprio palco gli Xiu Xiu, storica band californiana che torna in Italia per quattro imprendibili date. Posti limitati, ingressi disponibili solo in prevendita presso il circolo o qui http://www.kapipal.com/xiuxiuatarcirubik (contributo ingresso 11 € – ingresso + tessera arci 2015 15 €).
Frutto della mente, della penna e soprattutto della particolare voce del polistrumentista Jamie Stewart, il progetto affonda le sue radici musicali in una terra di mezzo fra il versante più claustrofobico della new wave e quella corrente rock dalle venature industrial che dai Nine Inch Nails in poi si è evoluta in più direzioni hanno conquistato sia la critica più esigente che un pubblico incredibilmente eterogeneo. Il risultato è un pop sintetico “disturbato” da un drumming ossessivo ed incessante – divenuto uno dei marchi di fabbrica del sound Xiu Xiu – da un ampio ricorso a velature di rumore e da una voce in perenne tensione.
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L’esordio datato 2002 con l’imprescindibile “Knife Play” li ha lanciati immediatamente come una delle proposte più originali di inizio millennio, tanto da far ottenere loro persino il plauso di un personaggio schivo e decisamente restio a sbilanciarsi come Mark Hollis dei Talk Talk. Numerosi artisti avrebbero poi espresso il proprio apprezzamento per la creatura di Stewart, molti dei quali arrivando a collaborarvi direttamente: fra questi Michael Gira degli Swans, Deerhoof, Devandra Banhart, Lawrence English e una folta schiera di cantautrici con la passione per l’elettronica, come Zola Jesus, Grouper e Little Annie. Lavori successivi come “Fabulous Muscles” e “Live And Live”, intervallati a progetti paralleli quali XXL oppure al recente “Nina” (un ottimo album/omaggio a Nina Simone), li avrebbero poi definitivamente consacrati trasformandoli da astro nascente a punto di riferimento nel panorama musicale internazionale , in un percorso culminato il mese scorso nell’uscita di “Angel Guts: Red Classroom” per l’etichetta inglese Bella Union dell’ex Cocteau Twins Simon Raymonde.
Il nuovo album è un’ennesima fuga verso un universo nuovo, fatto questa volta di un brodo ribollente di drum machines e schegge sintetiche che nell’omaggiare dichiaratamente artisti come Suicide, Nico, Einstürzende Neubauten e i primissimi Kraftwerk tende a collocarsi in una spettrale terra di mezzo tra l’ultimo Scott Walker e i crepuscoli della Blackest Ever Black. Proprio a seguito di quest’ultimo album l’attuale formazione dell’act, che vede Stewart affiancato dalla coppia in rosa formata da Angela Seo e Shayna Dunkelman, percussionista “retro-futurista”, si sta imbarcando in un lungo tour fra Europa e Nord America.
Il ritorno in italia avviene ad un anno di distanza dall’ultima memorabile trasferta.