Continua la programmazione del Jack’n Jill Music Live Pub di Cutrofiano, organizzata in collaborazione con UDE, tra live, giochi e serate divertenti. Giovedì 2 maggio la band salentina Steela presenta “Il brutto e il cattivo“, nuovo EP autoprodotto, distribuito da GoodFellas e promosso grazie al sostegno di Puglia Sounds – P.O. FESR Puglia 2007-2013 Asse IV.
A distanza di più di un anno dall’uscita di “Un passo un dubbio” la band salentina torna sulla scena con questo terzo lavoro in studio, un EP di 6 brani inediti nei quali sembra non ci sia più spazio per i buoni. “Il Brutto e il cattivo” suona come una citazione della famosa pellicola di Sergio Leone, ma nasconde un mondo totalmente diverso. Il paesaggio sonoro della band salentina si evolve ulteriormente in questo lavoro e anche la visione di quello che li circonda. Messe un po’ da parte le atmosfere solari degli esordi, pur non tradendole mai completamente, gli Steela si presentano con un suono più metropolitano, sintonizzato con le nuove tendenze dubstep, saturo, diviso tra dinamiche analogiche e sperimentazioni digitali. Un disco più nervoso, indignato, violento, cinico ma intriso di speranza. Punto di arrivo, condensato di viaggi ed esperienze ma allo stesso tempo nuovo punto di partenza verso nuovi territori musicali.
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La title track Il Brutto e Il Cattivo, primo singolo estratto dall’Ep, racconta una realtà particolare ed attuale in cui molti si rispecchiano, dove si è costretti a vivere in una sorta di falso perbenismo, nascondendo la propria natura ed alimentando così il desiderio di rivolta e la voglia di uscire fuori da ogni schema. Il videoclip del brano è firmato da Tiziano Russo, che ha già diretto videoclip di Negramaro, LeMani, Daniele Magro, Antonio Diodato, Le Carte, Michelangelo Buonarroti, LaVis, Pensierinvolgare, The Metropolitans e molti altri, racconta una realtà particolare ed attuale in cui molti si rispecchiano, dove si è costretti a vivere in una sorta di falso perbenismo, nascondendo la propria natura ed alimentando così il desiderio di rivolta e la voglia di uscire fuori da ogni schema.
Il cd prosegue con Sun Will Rise una canzone di speranza che dà peso ai problemi che affliggono il mondo, mettendo in secondo piano i classici e scontati “affari di cuore” rispetto alle vere sofferenze della gente in difficoltà; 10.000 metri racconta di storie vissute al di là dei confini territoriali in cui gli Steela si muovono, una sorta di diario aperto che nasconde la voglia di scappar via che assale ognuno di noi quando tutto sembra andare a rotoli e la speranza è pronta ad abbandonare la nostra mente; Antidoto è la quarta traccia del disco, un brano dalle sonorità dubstep e dalla melodia malinconica ed europea. È una canzone d’amore, un amore pieno di incertezze e paure, ma che allo stesso tempo rappresenta l’unica soluzione per poter continuare ad avere la forza di guardare tutto ciò che ci circonda senza subirne lo sconforto. Continuare ad amare per continuare a sognare e lottare, perché è l’amore per ogni cosa la vera forza che questa generazione dovrebbe cercare dentro di se; L’onda è un omaggio al popolo della notte, a tutte quelle persone che ancora cercano contatto e hanno voglia di conoscere nuove storie, nuovi volti, che hanno voglia di fare per creare e non per dimenticare. La folla come un’onda che può spazzare via la paura di non farcela e che è consapevole di poter ottenere dei risultati, dei cambiamenti, grazie alla forza del gruppo e non del singolo elemento. Chiude la track list una versione strumentale di Sun will rise. L’obiettivo è quello di dare la possibilità a chiunque di poter esprimersi in libertà sulla base musicale; un modo di condividere la musica molto usato nell’ambiente delle dance-hall a cui gli Steela, evoluzione a parte, restano molto legati.