Venerdì 30 novembre alle ore 19.30 si terrà il vernissage di MUSTinTIME, l’articolata mostra che si muoverà per circa quattro mesi, ideata e organizzata dall’Associazione id&a e dal Must – Museo Storico di Lecce, curata dall’artista creativa Monica Righi e dall’architetto Andrea Novembre e promossa dal Comune di Lecce con il Patrocinio dell’Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia.
MUSTinTIME nasce come nuovo concept museale, con lo scopo di promuovere la produzione artistica come leva di supporto territoriale, nell’ottica di creare un sistema in grado di realizzare produzioni innovative legate alla tradizione, alle risorse e alla cultura locale. In occasione dell’inaugurazione si terrà una performance artistica in collaborazione con CPA/rt, che simulerà un vero e proprio matrimonio: quello fra arte del fare e design. L’atto, del quale saranno seguiti i tempi scenici, sarà la celebrazione di un rito tradizionale riletto in chiave contemporanea, che vedrà la partecipazione della testimone della sposa (e madre dell’arte) Lina Wertmuller. Le sale del Museo saranno allestite ricreando l’effetto scenico delle navate di una chiesa, in cui l’altare sarà riservato ai 4 testimoni d’eccellenza. Durante la cerimonia gli artisti partecipanti introdurranno i propri lavori come dono di nozze, creando il percorso di mostra. Ciascuna opera sarà contrassegnata dal titolo, dal nome, dell’autore e da una breve descrizione, punto di vista dell’artista sulla tematica dell’evento. Le sale ospiteranno degli artist’s hologram che, insieme al lavoro di videoart di uno degli artisti coinvolti, daranno vita alle sale della mostra creando un re-vernissage permanente.
Gli artisti coinvolti da Mustintime in una mostra permanente arricchita da eventi collaterali che si susseguiranno per i quattro mesi dell’evento, sono: Andrea Epifani, Amekasa, Antonio Corineo, Antonio Malecore, Antonio Surdo, Azzurra Cecchini, Bruno Maggio, Daniele Papuli, Elena Petrucci, Fabio Novembre, Federico Primiceri, Francesca Carallo, Giovanni Lamorgese, Lara Bobbio, Ludovica Polito, Marcello Moscara, Monica Righi, Pino e Carol Cordella, Renzo Buttazzo, Sandro Greco, Valeria Crasto. Parteciperanno al vernissage CPA/rt team & crew (Performing & food design), Rosaria Garzone/Cake designer (Food House The Sign Studio), Marco Moreggia (Music Designer), Simone Franco (il prete), Maurizio Mottola (master of ceremonies), Kubico (allestimenti espositivi), Onelia Greco (allestimenti floreali – carta); Luminarie De Cagna e Bruno Barillari (Foto/esposizione).
L’inaugurazione darà il via a un percorso spazio/temporale di circa quattro mesi, in cui gli artisti diventeranno attori di una storia nuova ma antica, all’interno di un ambiente onirico e fuori dal tempo. Sino al 19 marzo si alterneranno seminari, atti performativi, workshop dedicati alle diverse tematiche trattate: arte del fare e design (dal 1 al 7 dicembre), musica (dall’8 al 21 dicembre), enogastronomia (dal 22 dicembre a domenica 6 gennaio), editoria (da lunedì 7 a venerdì 25 gennaio), fotografia (da sabato 26 gennaio a lunedì 11 febbraio), moda e cinema (dal 12 febbraio all’8 marzo). Durante l’evento inoltre sarà inaugurato Mustore, concept store del museo che accoglierà small art in esclusiva per il Must e sarà allestito “Caleidoscopie” di Sergio De Riccardis, a cura di FotoScuolaLecce, percorso di riflessioni per immagini fotografiche.
Sabato 1 dicembre alle ore 11 Lina Wertmuller presenterà il suo ultimo libro “Tutto a posto e niente in ordine. Vita di una regista di buonumore” (Mondadori), l’autobiografia che racconta la sua vita nel suo straordinario mondo. Ironico e profondo, il racconto fa emergere la vitalità della regista, che ha dichiarato essere sempre stata dal lato solare della strada.
Nella prima settimana (dall’1 al 7 dicembre) FotoScuolaLecce presenta “Lightbox”, progetto in cui artigianato, design, moda, musica, enogastronomia, editoria, cinema, si fondono alla fotografia diventando “il soggetto” principale dell’immagine. Otto Lightbox di otto fotografi salentini, diventano scrigni che custodiscono il sapere e la maestria italiana. L’arte racchiusa nell’arte. Le opere fotografiche, montate in una scatola e retro illuminate, possono essere appoggiate o appese alla parete, divenendo una “finestra” sullo stile e la qualità che da sempre contraddistingue il nostro paese”. Espongono Bruno Barillari, Giorgio D’Aria, Alessandra de Donatis, Sergio De Riccardis, Lorenzo Papadia, Emanuela Rizzo, Gabriele Spedicato e Sergio Stamerra. Inoltre saranno ospitate Ologrammi d’artista a cura CPA/rt, una mostra fotografica di Bruno Barillari; le installazioni “Stanze d’amore” (Archeologia del sapore) del QuoquoMuseo del gusto, a cura di Titti Pece e Giancarlo Moscara; “Per immagini, per dettagli – scene da un matrimonio”, fotografie originali di Marcello Moscara e l’installazione “corredo” T&G di Teresa Buccarello.
Il Salento, che conserva la propria identità e quell’antica energia del “saper fare”, rappresenta anche grazie ai suoi artisti il luogo ideale per un evento che si pone come portatore dell’autenticità territoriale in contrapposizione alla serialità tipica di quest’epoca.
L’Associazione id&a (imprese design & affini) è un progetto nato a Lecce, nel 2006, dalla volontà di un gruppo di imprenditori, professionisti e designer salentini, con l’intento di promuovere il design come leva di sviluppo territoriale. Il suo obiettivo è quello di creare un sistema integrato, volto a realizzare produzioni personalizzate e innovative, di alta qualità e “identitarie”, legate alle tradizioni, alle risorse e alla cultura locale. Quale motore di aggregazione, incentiva il confronto, affinché le idee, una volta condivise, possano prendere forma.
Il MUST – Museo storico della città di Lecce è uno di quei luoghi in cui la memoria del tempo viene custodita, i cui tesori sono oggi fruibili al pubblico dopo una lunga opera di restauro. Un complesso monumentale, un tempo antico monastero di Santa Chiara, oggi un museo destinato a raccontare la storia della città di Lecce, e l’arte moderna e contemporanea, negli ariosi spazi della galleria al piano terra. Dopo la duplice mostra inaugurale dello scorso aprile dedicata alla scultura e alla fotografia d’architettura, il MUST esordisce con un programma culturale originale, ricco e variegato che, in coerenza con le linee d’indirizzo museale, vuole raccontare un altro capitolo della storia della nostra città ancora una volta partendo dal contemporaneo.