Il Circo Nero sarà per la prima volta in Puglia, al Cromie di Castellaneta Marina (TA), sabato 17 novembre, con il suo suggestivo spettacolo d’animazione, che rivisita lo show circense, adattandolo al mondo della notte. Questo progetto è diretto dall’agenzia di eventi Stranomondo di Firenze e tra gli ideatori c’è Leandro Bisenzi, direttore artistico della stessa.
Com’è nata l’idea di realizzare un progetto d’animazione nei locali notturni basato sull’idea di un circo alternativo?
Nasce dall’amore per il circo, visto come una sorta di famiglia, dove ci sono personaggi un po’ strampalati. Quando andavamo al circo da piccoli, a Firenze, arrivavamo nel tendone e c’era questo calore, questi personaggi strani che affascinavano e ci lasciavano a bocca aperta. Poi strada facendo, diventando più grandi è stata fondamentale la visione del film “Freaks” di Tods Browning del 1942, un bellissimo film in bianco e nero, abbastanza tragico che manda un messaggio fortissimo a cui noi ci rifacciamo. Il film narra le avventure di un circo durante la recessione americana nel quale si mostravano i freaks, ovvero le persone con le diversità, i gemelli siamesi, i macrocefali, ecc. Quindi il circo che vogliamo poter fare noi ha un messaggio di divertimento e soprattutto, nel nostro piccolo, è un inno alla tolleranza e ad accettare la diversità. Invitiamo a tirare fuori questa diversità nelle serate che facciamo attraverso il look e i costumi, realizzati da stilisti emergenti, sia italiani che stranieri.
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Come si svolge lo spettacolo proposto?
Lo spettacolo dura tutta la serata. Saremo in posizioni diverse rispetto alle performance dei ballerini, saremo all’ingresso, in pista, ovunque. Cercheremo di coinvolgere il pubblico e di divertirci con esso. Inviteremo la gente a venire nei camerini a vedere quello che facciamo e come lo prepariamo e quindi sarà uno spettacolo a 360 gradi, senza il classico palco. Le nostre performance saranno quelle del circo, con acrobati, animali, rappresentati da uomini e donne e tanto altro.
Quanto e perché, secondo te, sono importanti l’animazione e lo spettacolo in discoteca?
Animazione è un termine un po’ riduttivo. Più che di animazione mi piace parlare di teatralità, che secondo me è importantissima, perché si pone a contorno degli aspetti tipici del clubbing, come la bellezza della struttura, l’audio, il video. Una volta che c’è questo, per me, non ci si può fermare all’ospite famoso, perché sarebbe uno show, tuttavia incompleto. Lo spettacolo e la teatralità, secondo me sono fondamentali!
Cosa si deve attendere lo spettatore dalla serata del 17 novembre al Cromie?
Io penso che si dovrà attendere un momento diverso da quello a cui è abituato a vedere. Spero anche che si tiri fuori quella positività, quella teatralità che spesso siamo propensi a tenere nascosta. Mi auguro che ognuno riesca a tirar fuori il circo e il fanciullo che è in tutti noi e che in tanti partecipino a questo gioco.